Definita la rosa dei finalisti della Elephant Gin National Cocktail Competition, il contest itinerante organizzato dal gin di Compagnia dei Caraibi ispirato all’Africa. Con le due ultime semifinali svoltesi a Napoli e Bari si è conclusa la prima fase della gara che sfida i bartender a creare un cocktail originale a base di una delle quattro referenze del gin (Elephant London Dry, Elephant Sloe Gin, Elephant Strength ed Elephant Orange Cocoa).
Ospitata al Dopoteatro, la tappa di Napoli è andata ad Antonio D’Auria, bartender del The Major Hotel di Roma che si è imposto sugli altri concorrenti con il suo Jambo, a base di Elephant London Dry Gin, Afrikaans Chai, ovvero un infuso preparato con rooibos e spezie quali cardamomo, cannella, chiodi di garofano, zenzero e pepe nero con un’aggiunta di latte di riso e baobab), Lacto cordial, e baobab. Un mix ben equilibrato di gusti ispirato alle tradizioni culinarie africane, scoperte dal bartender nell’ultimo viaggio in Africa, tra Zanzibar, Cape Town e il Kruger Park, che ha conquistato la giuria. Questa è stata composta da Giovanni Fenderico, cotitolare del Flanagan’s Cocktail Bar di Napoli, Francesco Pirineo, advocacy manager di Compagnia dei Caraibi e dall’influencer Federica Grillo.
Ad aggiudicarsi la vittoria nella semifinale di Bari, andata in scena al Varietà, è stato Francesco Drago, bartender presso il Riva Club, locale sempre nel capoluogo pugliese. La giuria, composta da Giorgio Albergo, bar manager del Varietà, Claudio Romano, field specialist di Compagnia dei Caraibi, e Marika Marangella, ha particolarmente apprezzato il suo Refresh, ispirato alle botaniche del London dry Elephant, che ne è la base, e alle sue note agrumate, come quelle dell’arancia, alle quali il bartender ha unito succo di limone, sentori di origano e bitter alla mela, ingrediente presente nella ricetta del gin.
Gli altri finalisti
D’Auria e Drago sono andati così a completare la rosa dei finalisti che si contenderanno la vittoria nell’ultimo atto della Elephant Competition, che si terrà a dicembre al Percento Lab di Milano. Prima però tutti e 6 i finalisti voleranno a Wittemburg, in Germania, per visitare la distilleria di Elephant.
Gli altri bartender che hanno conquistato il posto nella finale sono Antonio Sciortino del Caffè Concerto Paszkowski, vincitore della tappa di Firenze, disputatasi al Rasputin, con Diario di Antony Shortlens, un cocktail a base di Elephant Orange Cocoa Gin, miscelato con baobab, cordiale mele al cartoccio e African bitter. Un cocktail costruito sul motivo del diario ritrovato, dove il protagonista viene catapultato nel vivo di un rituale propiziatorio per la libertà degli elefanti, la cui tutela è da sempre al centro dell’impegno del marchio (leggi Elephant Gin rafforza il suo impegno a tutela dell’elefante africano).
Federico Serafini de il Jerry di Teramo, che si è imposto nella tappa bolognese, andata in scena al Ruggine, che nel suo Africa, ha utilizzato la stessa base, ovvero l’Orange Cocoa Gin, per dare vita a un drink dove la cultura africana e quella tedesca, le due anime di Elephant, si incontrano.
Matteo Cassan, del Piscina Oasi Club di Pianiga (Venezia), vincitore della semifinale di Torino, svoltasi al Dash, autore de Il Viaggio, cocktail i cui ingredienti, Elephant London Dry Gin, liquore alla mela fresca, miele e cordiale acidificato di bucce di limone, raccontano i diversi passi del percorso che unisce le riserve degli elefanti del Kenya con la Germania.
Conclude l’elenco dei finalisti Ivan Geraci, della Sartoria di Palermo, vincitore della tappa siciliana, ospitata dal Bohème Mixology Bar di Catania, con Ankara 2.0, un Gimlet ispirato ai colori dell’Africa, grazie all’uso di un African cordial homemade, impreziosito dalla forza del London Dry Elephant.
Le ricette finaliste della Elephant Competition
Jambo di Antonio D’Auria
Ingredienti:
50 ml Elephant London Dry Gin, 30 ml Afrikaans Chai (rooibos, cardamomo, cannella, chiodi di garofano, zenzero, pepe nero, latte di riso/cocco e baobab), 20 ml Lacto cordial (mela Smith, avocado, rapa rossa), baobab
Preparazione:
stir & strain
Guarnizione:
fake sun ice (aeme di avocado e cera d’api)
Bicchiere:
mug di legno
Refresh di Franceso Drago
Ingredienti:
45 ml Elephant London Dry Gin, 10 ml succo di limone fresco, 100 ml Feel Bitter Apple Limestone, arancia, vaporizzata di tintura all’origano homemade
Preparazione:
hake and fill
Guarnizione:
foglia banano
Bicchiere:
tumbler alto
Diario di Antony Shortlens di Antonio Sciortino
Ingredienti:
50 ml Elephant Orange Cocoa Gin, baobab, 50 ml cordiale mele al cartoccio, 1 ml African bitter
Preparazione:
stir & strain
Guarnizione:
fumo ambientale di palo santo e salvia bianca
Bicchiere:
tumbler basso
Africa di Federico Serafini
Ingredienti:
45 ml Elephant Orange Cocoa Gin, mela fresca, 5 ml African Buchu Bitter (in drop)
Preparazione:
shake & double strain
Guarnizione:
rocce di scarti di mela verde con datteri ed Elephant Sloe Gin, foglie di mela verde con Elephant Sloe Gin e Buchu bitter, sabbia di miglio, manioca e broccoli
Bicchiere:
bicchiere in legno d'ulivo
Il Viaggio di Matteo Cassan
Ingredienti:
40 ml Elephant London Dry Gin (con fat washing con yogurt ai mirtilli), pimento, 15 ml liquore alla mela fresca, 15 ml miele, 30 ml cordiale acidificato di bucce di limone
Preparazione:
Stir & Strain
Decorazione:
bordatura polvere di mele e pimento
Bicchiere:
tumbler basso con cubo 5x5
Ankara 2.0 di Ivan Geraci
Ingredienti:
50 ml Elephant London Dry Gin, arancia, 50 ml African cordial homemade
Preparazione:
Shake and double strain
Decorazione:
colori edibili all'interno del bicchiere, fiore
Bicchiere:
coppetta