Alzi la mano chi è a conoscenza che la Sicilia vanta un’antica tradizione nella produzione di rum. Eppure, è proprio così. Una tradizione che ora si punta a rinverdire. Protagonista di questo progetto, partito alcuni anni fa, è Corrado Bellia, fondatore di Avola Rum, un nuovo brand che da fine del prossimo mese di giugno lancerà sul mercato un rum 100% made in Sicilia. Più precisamente, ad Avola.
Bellia ha infatti scoperto che proprio nella cittadina del siracusano, nota per il vino e le mandorle, per oltre 200 anni si è prodotto anche dell’ottimo rum. Approfondendo le sue ricerche, sulla scorta di un testo del 1878 del botanico Giuseppe Bianca (Monografia agraria del territorio di Avola), è venuto a capo di questa storia. L’affascinante storia della canna da zucchero in Sicilia prende il via nell’800 dc, quando vi fu introdotta dagli arabi e la cui coltivazione si diffuse in tutta l’isola, dando vita a una fiorente produzione di zucchero. La coltivazione si interrompe nel XVII, a causa dei cambiamenti climatici, che ridussero la disponibilità di acqua, della quale la canna ha elevati consumi. Ma non ad Avola, dove proseguì nelle proprietà dei Marchesi Pignatelli d’Aragona Cortes, imparentati con i re di Spagna, dove il succo della canna non solo veniva trasformato in zucchero, ma anche «nella più bella qualità di Rhum che vendesi a caro prezzo». Una produzione, quella del distillato, che nella cittadina è proseguita fino a fine Ottocento.
Una tradizione che rinasce
Ma il testo di Bianca, oltre che la storia della canna da zucchero e del rum in Sicilia, racconta nel dettaglio anche le tecniche di coltivazione della prima e della produzione del secondo adottate all’epoca ad Avola. Da queste preziose informazioni è patito Bellia per creare il suo distillato.
Avola Rum è infatti preparato con canna da zucchero proveniente dalla piantagione creata da Bellia ad Avola dove il clima, grazie all’alternanza di estati calde e inverni miti, favorisce la regolare crescita della pianta. Il nuovo distillato è un rum agricolo, prodotto quindi con il succo ottenuto dalla spremitura della canna, subito dopo la raccolta fatta a mano, fatto poi fermentare dai 4 ai 10 giorni per trasformarne tutta la componente zuccherina in alcol. Il mosto viene poi distillato in alambicchi in rame con metodo discontinuo, operazione questa affidata alla Distilleria Giovi, nota per l’accurata lavorazione artigianale. Il risultato è un distillato con un volume alcolico che va dal 75 all’85% che, dopo alcuni mesi di riposo, viene portato al 52% e quindi imbottigliato.
Prodotto in piccoli lotti (200 le bottiglie disponibili dal fine giugno), dal colore trasparente, Avola Rum è un distillato di alta qualità, dal gusto complesso, con accentuati sentori floreali e fruttati: un prodotto dedicato agli amanti dei rum agricoli, ma anche perfetto per la miscelazione.
Il nuovo prodotto sarà presentato ad Avola il prossimo 19 maggio, in un evento nel quale insieme a Bellia, interverranno anche Leonardo Pinto, tra le massime autorità nel campo dei rum, e il bartender e consulente per il mondo del fuoricasa Mattia Cilia.