Dall’unione di 12 produttori nasce la “Carta Etica” del Vermouth Toscano

Un progetto per la tutela del Vermouth toscano, con regole di produzione che valorizzino il territorio e le tradizioni del vino fortificato locale

Obiettivo: sviluppare un disciplinare, per tutelare la qualità e l'autenticità del prodotto made in Tuscany. È con questo spirito che 12 produttori toscani di vermouth hanno deciso di abbracciare un insieme di valori condivisi e stilare la "Carta etica" del vermouth toscano. Ideatori del progetto, Enrico Chioccioli Altadonna (Winestillery), Tommaso Pieri (Duit) e il giornalista Federico Silvio Bellanca, che hanno coinvolto realtà produttive provenienti da cinque province (Firenze, Prato, Siena, Lucca, Grosseto e Livorno), unite dalla volontà di salvaguardare la tradizione secolare della fortificazione del vino.

Nel rispetto della regolamentazione europea già esistente, le 12 aziende coinvolte in questa impresa hanno deciso di autoimporsi ulteriori regole per definire in etichetta la dicitura "Vermouth Toscano", purché - sono queste alcune delle regole autoimposte dai firmatari - la produzione e l'imbottigliamento siano avvenuti entro i confini della Toscana, e anche il vino base del vermouth sia prodotto nella regione. Il passo successivo potrebbe essere il riconoscimento istituzionale, mediante denominazione Igt, che aiuterebbe anche a differenziarsi rispetto all'altra regione leader sul mercato del Vermouth, il Piemonte, riscoprendo le differenze storiche e produttive, come l'uso di vini rossi, invece che bianchi caramellizzati.

Le aziende firmatarie della Carta Etica includono: Winestillery (Gaiole in Chianti); Duit (Firenze); Nannoni Grappe (Civitella Paganico); Distilleria Elettrico (Livorno); Opificio Nunquam (Prato); Fermenthinks (Firenze); Vermouth Del Mugello (Barberino di Mugello); Senensis Spirits (Castellina in Chianti); Mr Liquor (Lucca); Tenuta Lenzini (Capannori); La Selva (Orbetello); Giochi di Spiaggia (Prato).

A supportare l'iniziativa ci sono anche importanti distribuzioni nazionali come Fine Spirit, Spirits e Colori, che si sono impegnate a usare il nome "vermouth toscano" solo per prodotti che rispettino i requisiti della carta etica.

Lascia un commento

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome