Digitale e internazionale la nuova edizione di Miscelatore Record di Cocchi

miscelazione futurista_miscelatore record digitale 2020

Si rinnova la chiamata agli ardimentosi miscelatori. Torna infatti l’appuntamento con il concorso di Giulio Cocchi dedicato alla miscelazione futurista. Concorso che in questa edizione 2020 si presenta con due grandi novità. La prima è che sarà un’edizione digitale, da qui il nome Miscelatore Record Digitale, scelta che di certo sarebbe piaciuta agli esponenti del movimento, in virtù del loro amore per la modernità e l’innovazione. La seconda è che la gara si allarga a un pubblico internazionale, così da permettere di cimentarsi nella sfida anche agli ardimentosi miscelatori di tutto il mondo.

Il concorso si propone di dare nuovo lustro a un filone della miscelazione italiana, nato negli anni Venti e Trenta del secolo scorso, dove l’uso di prodotti del territorio nazionale, dalla grande tradizione liquoristica agli spiriti, ai vini, attraverso abbinamenti azzardati e provocatori, ma sempre sapientemente elaborati, erano la base per la creazione di polibibite, termine con il quale i futuristi chiamavano i cocktail, concepiti come una forma d’arte che doveva stupire e suscitare commenti in chi beveva.

A questa idea di miscelazione dovranno rifarsi dunque i concorrenti che ambiscono a conquistare il titolo di Miscelatore Record Digitale 2020, realizzando un’originale polibibita nel rispetto del canone dei futuristi, esposto nel NeoManifesto del miscelatore futurista stilato da Fulvio Piccinino, che con le sue ricerche ha contribuito alla riscoperta di questo filone. Un'importante operazione culturale che ha visto particolarmente attiva Giulio Cocchi e che si è valsa anche del contributo di altre case storiche della liquoristica italiana, quali Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Pallini, Strega, Tassoni e Vecchia Romagna). Per approfondire ulteriormente l’argomento si possono guardare anche i due seminari di racconto e istruzione (disponibili qui in italiano e qui in inglese) trasmessi via etere nei giorni scorsi, realizzati da Piccinino e da Roberto Bava, managing director di Giulio Cocchi.

Per prendere parte alla sfida occorre inviare un video, della durata massima di 3 minuti, all’indirizzo email barcocchi@cocchi.com (completa di nome, cognome, città di residenza, contatto Facebook e contatto Instagram) entro il prossimo 30 giugno. Video (in italiano per i concorrenti italiani e in inglese per i concorrenti dall’estero) che deve essere una vera e propria performance, nella quale si mostra la preparazione della ricetta, gli ingredienti e se ne spiega l’ispirazione.

I video che rispondono ai canoni della miscelazione futurista saranno pubblicati online sulla pagina Facebook di Cocchi in modo che possano essere votati dal pubblico fino al 5 luglio. Dalla somma dei “like” ottenuti dai video e delle votazioni espresse dalla giuria tecnica di selezione, verranno decretati i cinque concorrenti che si daranno battaglia nella finale del concorso. Una gara virtuale, in programma il 21 luglio, nella quale i cinque finalisti, ognuno dalla propria casa, eseguirà in diretta la propria performance davanti a una giuria internazionale composta professionisti e giornalisti del settore.

La ricetta

La ricetta deve contenere tra i suoi ingredienti (non ci sono limiti al loro numero) almeno uno tra i prodotti Cocchi e gli altri di origine italiana, puntando in particolare su prodotti della liquoristica storica nazionale. Sono ammesse decorazioni sia interne sia esterne al bicchiere: le decorazioni interne dovranno essere edibili, quelle esterne possono non esserlo, ma dovranno essere sempre funzionali alla polibibita. È anche ammesso l’uso di un ingrediente “fatto in casa”, sia da decorazione sia nella formula. Secondo lo stile futurista, è proibito l’uso del jigger e del metal pour, ma si possono usare profumi, musica, rumori, luci e oggetti funzionale alla creazione di un’opera d’arte liquida come intesa dai futuristi.

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