Prendi un appassionato di birre e innamorato di drink che approda al mondo della miscelazione da percorsi formativi trasversali e differenti, con l’animo un po’ nerd e dotato di tecnica e creatività. Posiziona il suo locale in una delle città più vive d’Italia, shakera generosamente et voilà, il Drunk Bros è servito. Nel centro di Catania, a pochi passi dalla popolare via Etnea troviamo questo coloratissimo cocktail bar dove il tempo sembra essersi fermato, o meglio cristallizzato su atmosfere pop tipiche dei cartoni animati e dei gloriosi fumetti del passato, con una miscellanea di oggettistica che spazia dai retro-games, agli action figures. E cosa si beve? Drink non convenzionali, come lui stesso li definisce, in bicchieri folgoranti che spaziano dalla scarpetta di Cenerentola alla palla della Disco Music anni Settanta. Abbiamo incontrato Giovanni Di Pasquale, proprietario e bar manager del locale, e ce lo siamo fatti raccontare.
Lei proviene da mondi diversi rispetto a quello della mixologist e durante la pandemia ha trasformato un beershop avviato in un cocktail bar. Cosa si porta dietro delle sue precedenti esperienze?
Sicuramente l’importanza di valutare il rischio aziendale, ma anche la parte legata al marketing e alla comunicazione. Le varie società delle quali ho fatto parte hanno fatto sì che la mia formazione sia molto autocritica; questo mi porta a mettermi in discussione nel mio lavoro. Il sogno nel cassetto era e resta diventare un bartender affermato.
Tira su la claire alle 21.30, decisamente un after dinner. A cosa si deve questa scelta oraria?
Ho preso in considerazione diversi aspetti, tra i quali l’inflazione degli aperitivi a Catania, che ormai sono nel menù di tutti i locali: basta aprire Instagram per venire invasi da blogger che sponsorizzano aperitivi nei vari luoghi. Dunque, alla luce anche di studi di settore che ho fatto, ho preferito concentrarmi su un’altra tipologia di orario, sull’after dinner: chi viene nel mio locale assapora a pieno i drink senza influenzare il proprio palato con altro.
La sua drink list è molto particolare, anzi “non convenzionale”. Abbiamo una sola cartuccia: quale drink dobbiamo assolutamente bere e perché?
Per chi viene per la prima volta nel mio cocktail bar e vuole conoscere a pieno la filosofia del mio locale consiglio sempre il Dark Side: lime, sciroppo di cannella e peperoncino, granatina, vodka, Campari al pimento, Ancho Rayes, liquore al fico d’India. È ispirato al personaggio di Anakin Skywalker (Darth Vader, ndr.) ed è anche quello che mi rappresenta di più. Questo cocktail, presentato alla Campari Competition del 2021, ha ricevuto i complimenti della giuria per il suo equilibrio e per il suo impatto visivo nel bere in una “vera” spada laser. Dietro ogni cocktail c’è uno studio specifico di sapori, odori, scelta tecnica del bicchiere. Nulla è lasciato al caso sia per i cocktail dedicati al mondo della fantasia che per i grandi classici. L’arte dell’alchimista e quella del bartender vivono in simbiosi in ogni drink.
Drink “non convenzionali” per bicchieri “non convenzionali”: dal calice di Sailor Moon al virus di Resident Evil. Come le è venuta l'idea di questi bicchieri e perché? Chi li realizza?
L’idea è nata per caso durante la quarantena: facendo shopping online ho visto il bicchiere della rosa, ne comprai 5 e con i bicchieri anche le teche proprio come quella che si vede nel cartone de La Bella e la Bestia. È così abbiamo inaugurato la riapertura con questa nuova idea: pubblicando la prima foto nelle nostre pagine social abbiamo registrato un forte entusiasmo da parte delle persone perché stuzzicava, e stuzzica, l’idea di poter bere da un bicchiere a forma di rosa. Da qui ne è nata una vera e propria collezione con tanti bicchieri diversi perché da noi i bicchieri non sono solo contenitori, ma opere d'arte progettate con passione e realizzate da abili artigiani locali partendo da una mia bozza. Insieme si progetta e si realizza con stampa 3D in resina alimentare certificata. Dalla spada laser di Star Wars, al calice di luna di Sailor Moon, la mela avvelenata di Biancaneve o ancora il Virus D di Resident Evil e l’ultimo arrivato: con il coinvolgimento di un artigiano di Caltagirone, abbiamo prodotto il primo bicchiere in ceramica, che ci riporta nell’antica Grecia con Hercules. Il nostro locale si distingue per il progetto avvincente che si cela dietro ogni bicchiere. Ognuno ispirato a un personaggio o a una storia, trasformando il semplice atto di bere in un'immersione totale nell'universo nerd.
Saranno molte le curiosità legate ai vostri drink, lasciamoci con queste.
I nostri cocktail vanno oltre il gusto: sono vere e proprie avventure. Sono ispirati ai personaggi e alle storie che i nostri bicchieri rappresentano, con molte delle creazioni che offrono un'esperienza interattiva. Dando ai sensi la possibilità di giocare con il gusto del cocktail, creando un'esperienza indimenticabile. Dietro ogni cocktail c'è uno studio approfondito di materie prime e nuove tecniche di miscelazione. Non ci limitiamo a creare bevande uniche, ma cerchiamo di immergere i nostri clienti nelle storie stesse dei personaggi. Questo approccio non solo offre cocktail non convenzionali, ma permette anche ai clienti di rivivere le emozioni dei loro cartoni e film preferiti. Il nostro impegno si riflette anche nelle collaborazioni con aziende come Amaro dell’Etna ed Etna Spritz. Il nostro ultimo nerd cocktail, Hercules, è un omaggio a questa partnership. Inoltre, collaboriamo con professionisti del settore, come Mia Terry di Opera 33 Milano: il cocktail di Cenerentola viene servito direttamente nella scarpetta di cristallo su un cuscino rosso, portando la magia dei racconti di fiabe nei nostri bicchieri. Grazie alla selezione attenta degli ingredienti e all'attenzione ai dettagli, non solo offriamo cocktail straordinari, ma permettiamo ai clienti di tornare un po' bambini. Il nostro Nerd Pub non è solo un luogo per bere, ma un'esperienza completa che celebra la cultura nerd attraverso ogni sorso.