Leggermente alcolici, frizzanti, con poche calorie, pronti da bere. Sono gli hard seltzer, diffusi negli Stati Uniti da una decina di anni e oggi al centro dei riflettori anche in Italia. Merito del lancio di Boem, bevanda firmata dai rapper Fedez e Lazza e prodotta da Tubo, società che vede tra i soci, oltre ai due artisti, anche Leonardo Maria Del Vecchio, erede dell'impero Luxottica, Camillo Bernabei del gruppo di distribuzione Bernabei e l'amministratore delegato Massimo Benetello. Non si tratta del primo hard seltzer made in Italy in assoluto (esperimenti sono già stati fatti da Fermentati del Coppe, dal Birrificio Pontino, da Wati...) ma per potenza di comunicazione e investimenti Boem sarà probabilmente quello che farà entrare queste due parole nel vocabolario dei consumatori. E dei baristi.
Sapore delicato, bassa gradazione, poche calorie
In commercio dal 19 giugno (inizialmente solo nell'horeca e su www.bernabei.it, dove costa 2,20 euro a lattina da 33 cl), la prima referenza di Boem è allo zenzero (ne seguiranno altre, come accade con gli hard seltzer americani), ha 91 kcal e una gradazione alcolica di 4,5%. Il suo sapore è molto delicato e per questo, durante la presentazione alla stampa da Vesta a Milano, è stato suggerito di consumarla principalmente pura, con ghiaccio e fetta di limone. «Come gusto ricorda il Moscow Mule ed effettivamente è già un drink di per sé», concorda Francesco De Cristofaro, 28 anni, bar manager di Vesta. Che racconta a Bargiornale le sue prime impressioni sulla lattina di Fedez e Lazza.
Bevuta d'atleta
«È il primo hard seltzer con cui mi capita di avere a che fare», spiega. «So che negli Usa, per esempio a Miami, sono molto diffusi grazie a un trend healthy, di bevitori attenti alle calorie e alla gradazione alcolica». Gli hard seltzer sono infatti bevande fermentate (in questo caso da canna da zucchero) e aromatizzate che incontrano il gusto di chi vuole bere in modo responsabile e «sano», magari come alternativa alla birra. Per De Cristofaro anche in Italia potrebbero fare breccia nei consumatori che tengono alla forma fisica. «La vedo molto come una bevuta da atleta», racconta. «Mi capita spesso di lavorare con calciatori e sportivi e loro vogliono tutto low alcol, low zucchero, fresco».
Come usarlo in miscelazione
Nonostante la presenza dello zenzero, il sapore di Boem è molto blando, quindi i tentativi del barman di miscelarlo con tequila o con vodka e tabasco per farne un Moscow Mule speziato hanno finito per coprirne il sapore. «Si può provare invece a usarlo per creare bibite fresche con bassa gradazione alcolica, per esempio abbinato a succo di passion fruit o cranberry», suggerisce. Oppure, grazie al fatto che la parte leggermente alcolica ricorda la vodka, potrebbe essere usato come fresco top per drink tipo Collins.
Interessante per gli Spritz
Anche il mondo degli Spritz potrebbe essere interessante da esplorare con Boem allo zenzero, per dare un tocco lievemente speziato all'abbinamento con Aperol o Campari. «Poi me lo vedo molto bene con St-Germain e menta», dice Francesco De Cristofaro, per un Boem Hugo con un sentore di zenzero. Per la bevuta liscia il bar manager di Vesta suggerisce invece di esaltare le note aromatiche spruzzando olio essenziale di limone o pompelmo rosa e aggiungendo un peel nel bicchiere. Il tutto, ovviamente, con abbondante ghiaccio.