Consacrazione per i Vermouth Strucchi che, a poco più di sei mesi dal lancio, hanno vinto il Premio Barawards Innovazione dell'anno 2023 nella categoria Alcolici 0-21% vol. «I premi contano, danno fiducia. Mi era già capitato di centrare questo riconoscimento a soli sei mesi dal lancio con Engine, sicuramente un precedente di buon auspicio», sottolinea con un sorriso Paolo Dalla Mora, che del progetto è la mente imprenditoriale.
Sono quattro i prodotti - Vermouth Strucchi Rosso, Bianco, Dry e Bitter Strucchi – che si inseriscono con forza nel mondo oggi particolarmente affollato dell'aperitivo. «Lo scrivo nella prefazione del libro di Arnaldo Strucchi, che abbiamo rieditato. Il mondo non aveva bisogno di una nuova linea di vermouth. Però molti dei prodotti in commercio si assomigliano abbastanza. Il nostro è un vero e proprio omaggio ad Arnaldo Strucchi: abbiamo preso le sue ricette del 1907 e le abbiamo replicate con buona fedeltà, ottenendo così un grande classico».
Tra miscelazione e assaggio in purezza
Il risultato, frutto di 18 mesi di studio per le ricette e un anno per la messa a punto di bottiglia ed etichetta, sono tre vermouth – e un bitter – che si destreggiano tra miscelazione e assaggio in purezza, con medesima soddisfazione.
Di bell'impatto aromatico il Bianco, dall'identità molto forte che si apprezza appieno con ghiaccio e una fetta d'arancia. Perfetti per la miscelazione il Dry (dalla bella base acida che emerge particolarmente nel Martini Cocktail) e il Rosso, quest'ultimo profondamente classico nella sua immediatezza d'uso, seppur intenso e complesso. Più rotondo e bilanciato il Bitter, ma anche minerale, che si discosta da altre interpretazioni sul mercato. «Sono prodotti molto piacevoli, facili all'assaggio, ed eleganti. Il vermouth di Torino, ma anche il bitter, rappresenta lo stile italiano, che non è sfarzo e non è moda», racconta ancora Paolo Dalla Mora.
Eleganti e distintivi
E il mercato ha risposto positivamente. «Chi li assaggia, li capisce e si affeziona. Lo abbiamo percepito anche la sera stessa dei Barawards, quando il riscontro è stato molto positivo. È un prodotto che piace e risulta comprensibile, pensato per essere inserito in linea in quei locali che vogliono fare bene e distinguersi».
E a distinguersi sono anche le etichette, disegnate da Riccardo Guasco, Rik, una delle più grandi firme dell’illustrazione contemporanea. «Le etichette omaggiano quattro figure di grande eleganza del Novecento, come Mata Hari (Strucchi Rosso), Josephine Baker (Strucchi Dry), Greta Garbo (Strucchi Bianco) e Rodolfo Valentino (Strucchi Bitter). Però con un tratto contemporaneo, pur riprendendo nello stile il cubismo ed il futurismo».
La linea di prodotti è distribuita da Gaja Distribuzione di Barbaresco e ha già cominciato ad affacciarsi sul mercato internazionale. «In questi primi sei mesi siamo entrati in Svizzera e in Inghilterra e stiamo per approcciare il mercato statunitense». Con uno sguardo già rivolto verso il futuro. «Stiamo lavorando a due progetti. Posso svelare il primo: una Riserva del Rosso, prodotta nelle Langhe con un vino speciale», conclude Paolo Dalla Mora.