Dal primo giugno si riapre. Sarà una lenta e difficile ripresa dei nostri bar, ma comunque un ritorno a nuova vita. In Cina, il primo Paese colpito dal virus Covid-19, il settore sta facendo del suo meglio per risollevarsi da questa pandemia. Abbiamo raccolto per voi alcune delle migliori idee messe in campo dagli imprenditori della Cina continentale. La testimonianza che segue è di Chris Lowder, GM della società leader nel settore della distribuzione e della consulenza Proof and Co. in Cina. Lowder, ex bartender presso Amor y Amargo, NoMad Hotel NY e Charles H di Seoul, ha trascorso 7 anni in Cina. Lowder spiega che le autorità locali stanno prevenendo l'ulteriore diffusione del Covid-19 utilizzando un software per smartphone installato in Wechat, che assegna alle persone "codici a colori" per stabilire se devono mettersi in quarantena spontaneamente o se possono muoversi liberamente. Una volta terminati i 14 giorni di autoisolamento, i cittadini ottengono il "via libera" e possono muoversi liberamente in città senza restrizioni. Ma se hanno la febbre o se passano molto tempo nelle vicinanze di casi noti di Covid-19, le luci dei loro smartphone diventano gialle o verdi, e devono rimettersi in isolamento finché la luce non ridiventa verde. Funzionari presenti in vari checkpoint dislocati in tutto il paese controllano le app sanitarie delle persone per vedere dove è loro consentito andare.
Lowder afferma che i controlli della temperatura sono una parte fondamentale della vita odierna a Shanghai. Secondo i suoi calcoli, viene sottoposto a un controllo della temperatura sei volte al giorno. I controlli della temperatura sono obbligatori quando si entra o si esce da qualsiasi edificio pubblico, compresi bar e ristoranti. Nel caso di consegna di cibo e bevande, è possibile vedere anche la temperatura corporea del “pony”, in tempo reale. Quando i bar e i ristoranti hanno iniziato a riaprire i battenti a Shanghai, le misure di distanziamento sociale erano molto severe, con pochi tavoli consentiti in un locale. Tuttavia, le normative si sono progressivamente allentate, poiché il governo ritiene di avere un controllo migliore della situazione. Oggi si può anche togliere la mascherina al tavolo per avere un'esperienza più naturale dell'evento. Adottando questo sistema sono stati riaperti più di venti night club a Shanghai la scorsa settimana, e si possono vedere persone che affollano la pista da ballo senza mascherine, pronte per la seconda metà del 2020.
«Per i bar che ancora lottano contro i lockdown - sottolinea più volte Lowder - c'è anche molto da imparare dai nostri colleghi in Asia. Situato nella città di Guangzhou, Hope and Sesame, che è al 35° posto della classifica dei 50 migliori bar asiatici, ha escogitato alcuni approcci creativi per assicurarsi le entrate di denaro ed evitare di licenziare il personale durante il periodo di lockdown. Sul loro sito web, hanno condiviso alcune buone pratiche per generare flussi di reddito alternativi e risparmiare sui costi e per consentire loro di pagare gli stipendi del personale e l'affitto per intero, durante il periodo di lockdown di 3 mesi. Hope and Sesame ha riscosso grande successo vendendo merce sul proprio sito web. T-shirt, cappellini e strumenti da bartending personalizzati non solo creeranno un legame più forte con i vostri clienti, ma serviranno ad assicurare il flusso di cassa quanto mai necessario. Il team del bar ha ideato corsi di formazione personalizzati per gli ospiti che volevano imparare alcune tecniche di bartending durante il periodo di chiusura. Hope and Sesame è arrivato persino a vendere oggetti di seconda mano in vetro, attrezzature da bar e mobili che non erano più necessari dopo il lockdown. Hope and Sesame propone inoltre i voucher di consumo, che consentono ai clienti di acquistare una scheda da utilizzare in un secondo momento alla riapertura del bar. Questa iniziativa è stata adottata con modalità simili anche da bar in Italia come The Race Club a Roma o Nik's & Co a Milano. «A Pavia - racconta Teo Stafforini di Radici - è nata una piattaforma digitale Postcard (postcarditalia.com) destinata a bar e ristoranti di tutta Italia. Il sistema funziona con il sistema payback. Regali o acquisti un buono per la consumazione in un locale a tua scelta e in cambio ricevi un buono maggiorato. Esempio: un utente della piattaforma decide di regalare un buono di Radici da 100 euro. Il nostro bar invierà un buon maggiorato del 20% all’utente da spendere alla riapertura. Ogni locale è libero di scegliere la percentuale del bonus che vorrà regalare ai clienti».
Queste iniziative possono contribuire ad aumentare il flusso di cassa e a incoraggiare i clienti fedeli a ritornare una volta che la situazione comincerà a tornare alla normalità. In questi giorni Si parla molto del cocktail delivery. A causa della complessità delle leggi e della limitata richiesta del mercato, pochi bar in Italia hanno offerto questo servizio. In Cina, tuttavia, Lowder ha spiegato sul popolare podcast "Bartender at Large" che ci si attende che qualsiasi bene o servizio possa essere disponibile immediatamente e a basso costo per la consegna. Considerato lo sviluppo dell'industria dei cocktail in Cina negli ultimi 5 anni, i consumatori si aspettano che ci sia una versione a distanza del bar che si può gustare a casa.
Lowder avverte che i consumatori che frequentano fisicamente i bar tendono a desiderare esperienze sociali, coinvolgenti e multisensoriali, mentre i clienti che ordinano la consegna di cocktail possono essere alla ricerca di un'esperienza più rilassante e privata a casa. Con i cocktail a casa, potete raggiungere anche gli ospiti che non hanno mai visitato il vostro bar e che si trovano più a loro agio bevendo cocktail nel comfort della propria casa. I consumatori di cocktail on the go possono inoltre desiderare di mostrare le loro foto ai loro amici sui social media per dire "Ehi, sono in quarantena, ma mi sto ancora godendo la vita". I bar cinesi hanno lanciato sul mercato i loro menu di consegna dei cocktail per raggiungere questo pubblico, con foto in stile Pinterest che mostrano stravaganti bar casalinghi, grandi esperienze di stile di vita e modi di riciclo delle bottiglie usate per la consegna, ad esempio come piccoli vasi di fiori.
Lowder cita l'Enjoy Bar a Hohhot, Mongolia Interna, come un ottimo esempio di cocktail fatti nel modo giusto. Prima di tutto, hanno bottiglie bellissime e un marchio coerente. Consegnano ghiaccio limpido in confezioni sottovuoto, guarnizioni sigillate e miscelatori di alta qualità. Enjoy Bar include anche una piccola scheda che spiega il profilo del gusto, che aiuta a colmare il vuoto dell'esperienza e della narrazione del bartender, altrimenti mancanti nell'ambiente dove avviene la consegna. In termini di sicurezza, le guarnizioni sono in doppio sacchetto. C'è anche un set di salviette igieniche all'esterno della borsa, per consentire all'ospite di pulire il contenuto prima di aprirlo.
Innovatore da lunga data nel settore dei cocktail, il 28 HongKong Street a Singapore sta passando alla fase successiva nella consegna dei cocktail, con l'obiettivo di portare l'esperienza del bar a voi e ai vostri cari. Con il 28 HongKong Street House Party, vi consegnano cibo, cocktail e decorazioni direttamente a casa vostra. Ospitati su Zoom o House Party, con telecamere installate all'ingresso e al bancone del bar, è possibile interagire anche con il padrone di casa e i bartender del 28. Con la playlist del 28 in sottofondo, sembra davvero di essere al bar. Ogni tanto, i bartender si uniscono alla chat per spiegare la preparazione di un cocktail o scambiare chiacchiere amichevoli da bar, proprio come accadrebbe se ci si trovasse fisicamente. Chris Lowder è convinto che queste nuove esperienze creative potranno continuare anche dopo che avremo superato la pandemia. Queste innovative esperienze digitali e remote di bar, potranno aiutarvi a connettervi con i vostri amici sparsi in tutto il mondo, rimanendo nel comfort della vostra casa o della vostra camera d'albergo.
For english Version...
Cocktail Bars Phase 2 in Asia
In the next month, bars and restaurants in Italy are anticipated to slowly resume operations, although under extraordinary conditions in this difficult period. In China, the first country to be affected by the Covid-19 virus, the food and beverage industry is trying its best to recover from this unprecedented pandemic. To gain crucial insight for the industry here in Italy, it is useful to study the burgeoning bar scene in mainland China, which has been hit very hard by the pandemic and is just now starting to return to operation.
Chris Lowder, GM of leading distribution and consulting company Proof and Company in China. Lowder, a former bartender at Amor y Amargo and NoMad Hotel NY and Charles H in Seoul has spent 7 years in China. Lowder explains that local authorities are preventing further spread of Covid-19 by using smartphone software installed in WeChat, which assigns people “color codes” to determine whether they should quarantine themselves or may move around freely. Once finished with 14 days of self-isolation, citizens get a “green light” and are free to move around the city without restriction. But if they get a fever or if they spend a lot of time in close proximity to known COVID cases, their lights turn yellow or green, and they have to repeat isolation until their green light comes back. Officials at various checkpoints across the country control people's health apps to see where they are allowed to go.
Lowder says that temperature checks are crucial part of life today in Shanghai. He estimates that he gets his temperature checked six times in his daily routine. Temperature checks are mandatory when entering or leaving any public building, including bars and restaurants. For delivered food and drinks, you can even see your rider’s body temperatures, in real time. When bars and restaurants initially reopened in Shanghai, the social distancing measures were very strict, with few tables allowed in an establishment. However, regulations have steadily loosened as the government feels they have a better control over the situation. As of today, you can even take your face mask off at your table to have a more natural experience with your party. More than twenty night clubs reopened in Shanghai last week under this system, and people can be seen crowding on the dance floor with no masks, ready for the second half of 2020.
For bars still battling with lockdowns, there is also much to learn from our peers in Asia. Located in Guangzhou, Hope and Sesame, 35th in Asia’s 50 Best Bars, has come up with some creative approaches to keep cash coming into and avoid laying off their staff during the lockdown period. On their web site, they have shared some best practices to bring in alternate revenue streams and save costs, allowing them to pay their staff salaries and rent in full, over the 3-month lockdown period. Hope and Sesame had great success by selling merchandise on their web site. Branded T-shirts, caps and bartending tools will not only create a stronger bond with your customers, it will bring it much needed cash. The bar team came up with customized training courses for guests who were keen to learn some bartending techniques during the down time. Hope and Sesame even went as far as a clearance sale on second hand glassware, bar equipment and furniture that was no longer of need during the lockdown. Hope and Sesame also suggests the use vouchers, which allow customers to buy a tab to use at a later date when the bar reopens. This initiative has also been successfully adopted by bars in Italy such as Nik’s & Co in Milano and can help boost cash flow and encourage loyal customers to return once things begin to return to normal.
There’s much talk about cocktail delivery. With convoluted laws and limited market demand, few bars in Italy have offered this service. In China however, Lowder explained on the popular podcast “Bartender at Large” that there is an expectation that any good or service can be available immediately for delivery, at a low price. As the cocktail industry has developed in China over the past 5 years, consumers have come to expect that there should be a remote version of the bar they can enjoy at home.
Lowder cautions that consumers who physically visit bars tend to crave social, transportive, multi-sensory experiences, whereas customers who order cocktail delivery may be seeking a more relaxing, private home experience. With cocktails at home, you can even reach guests who may have never visited your bar, and are more at ease drinking cocktails in the comfort of their own home. Cocktail on the go consumers may still want to show off their photos to their friends on social media as a way of saying “Hey, I’m in quarantine, but I’m still enjoying life.” Chinese bars have marketed their cocktail delivery menus to reach this audience, with Pinterest style photos showing quirky home bars, great lifestyle experiences and thoughtful ways on how to reuse the delivery bottles, for example as as little flower vases.
Lowder points to “Enjoy Bar” in Hohhot, Inner Mongolia as a great example of how to do cocktails to go right. First and foremost, they have beautiful bottles and consistent branding. They include vacuum-packed clear ice, sealed garnishes, and high-quality mixers. Enjoy Bar also includes a little card explaining the flavor profile, which helps fill the gap of the bartender experience and storytelling that’s otherwise missing in a delivery setting. In terms of safety, the garnishes are double-bagged. There’s even a set of sanitary wipes on the outside of the bag so that the guest can wipe things down before opening.
A longtime innovator in the cocktail industry, 28 HongKong Street in Singapore is taking cocktail delivery to the next level, aiming to bring the bar experience to you and your loved ones. With the 28 HongKong Street House Party, they deliver food, cocktails and swag straight to your door. Hosted on Zoom or House Party, they have cameras set up at the bar entrance and bar counter, so you can also engage with the host and bartenders at 28. With the 28 playlist in the background, it truly feels like you’re at the bar. Every so often, the bartenders join the chat to explain a cocktail or engage in friendly bar chatter, just as would happen if you were physically there. Chris Lowder believes that such creative new experiences could even continue after we’ve gotten past the pandemic. These innovative digital and remote bar experiences, could help you connect with your friends scattered all over the world, from the comfort of your home or hotel room.