Dopo essere stato nominato di recente World’s Most Admired Whisky da Drinks International, Michter's è balzato al centro dell'attenzione della bar industry. Eppure, se gran parte del successo è arrivato nell'ultimo decennio, Michter's, la cui gamma è distribuita in esclusiva per l'Italia da Velier, può far risalire le sue radici al 1753, quando la distilleria era originariamente conosciuta come Shenk’s, la prima azienda di whiskey americano. Fondata da John Shenk in Pennsylvania, Shenk’s produceva whiskey da segale, una tradizionale coltura locale della Pennsylvania Blue Mountain Valley. Secondo la tradizione, il rye whiskey di Shenk’s era così prezioso che quando scoppiò la Rivoluzione americana, il generale George Washington visitò la distilleria e acquistò whiskey per rinvigorire i suoi uomini mentre si sistemavano nel loro accampamento per resistere al freddo invernale della Pennsylvania.
Nel 1861, Abraham Bomberger acquistò la distilleria e la Shenk’s diventò Bomberger’s, che continuò a produrre whiskey fino al 1919, quando il Proibizionismo costrinse a cessare l’attività. La distilleria riaprì nel 1934 e cambiò proprietà diverse volte. Negli anni Cinquanta, Lou Forman, uno dei proprietari, creò il marchio Michter's combinando porzioni dei nomi dei suoi figli - Michael e Peter.
La rinascita negli anni Novanta
Nel 1989, con l'intera industria del whiskey americano in difficoltà, Michter's dichiarò bancarotta, lasciando le attività in Pennsylvania in rovina. Fortunatamente negli anni Novanta, Joseph J. Magliocco e il suo mentore Richard Newman arrivarono in soccorso e fecero rinascere il marchio. Magliocco, entrato nell'industria del vino e degli alcolici dopo la laurea alla Harvard Law School, conosceva il marchio, grazie al suo lavoro di barman ai tempi dell'università. Mentre Newman aveva già maturato un'eccellente esperienza nel campo della distillazione, compreso un periodo come presidente di Austin Nichols, il distillatore di Wild Turkey.
Magliocco riuscì a conservare il nome Michter's depositando il marchio abbandonato per soli 245 dollari. La successiva importante decisione da prendere riguardava il luogo dove aprire la distilleria. Newman convinse Magliocco a riavviare il marchio Michter's nel Kentucky, nel cuore della moderna industria americana del whiskey, per assicurarsi l'accesso ai migliori talenti e alle migliori risorse. I due iniziarono con una strategia semplice: onorare l'eredità di Michter's producendo “il miglior whiskey possibile, al diavolo i costi!", motto che l'azienda segue ancora oggi.
La distilleria di Shively
La sede principale di Michter's è una distilleria di 85.000 metri quadrati a Shively, nel Kentucky, una zona di Louisville con una forte tradizione di whiskey. Per supportare il programma di distillazione "dalla fattoria alla bottiglia", Michter's si avvale di una fattoria di 205 acri nella vicina Springfield per la produzione di mais, segale e orzo. La distilleria di Shively è dotata di un sistema di alambicchi in rame al 100% e comprende una colonna di rame di 81 cm di diametro e 14 metri di altezza e un caratteristico pot still doubler in rame. Il sistema è stato progettato da Rob Sherman di Vendome e dai primi mastri distillatori di Michter's Willie Pratt e Pam Heilmann. Nel 2019, Heilmann ha passato il testimone all'attuale master distiller Dan McKee. Master of maturation dell’azienda è Andrea Wilson, la prima donna a presiedere la Kentucky Distillers' Association e membro della Kentucky Bourbon Hall of Fame.
"Al diavolo i costi"
Michter's si è guadagnata una solida reputazione per l'offerta di whiskey americani tradizionali di qualità senza compromessi, tutti a produzione limitata, tra i quali bourbon, rye, sour mash whiskey e American whiskey, invecchiati fino alla massima maturità. L'approccio "al diavolo i costi" prevede diversi metodi di produzione per ottenere il miglior prodotto possibile.
In primo luogo, Michter's non imbottiglia mai un whiskey che non soddisfi i suoi standard qualitativi. A differenza dei concorrenti, che imbottigliano il distillato in piccoli lotti con centinaia di barili per miscelare eventuali botti di qualità inferiore, Michter's imbottiglia da un singolo barile o utilizza un lotto massimo di venti barili. Questo impone al team un’estrema disciplina per assicurarsi che ogni singolo barile sia all'altezza dei rigorosi standard.
Sebbene la gradazione d'ingresso tipica del settore sia del 62,5%, Michter's utilizza un ABV del 51,5% per consentire agli zuccheri concentrati nel legno tostato e carbonizzato di dissolversi più facilmente nel distillato durante i cicli di ingresso e uscita dalla botte. Una scelta più costosa perché richiede un maggior numero di barili per produrre la stessa quantità di whiskey, ma l’azienda è fermamente convinta che il profilo gustativo più morbido e ricco che si ottiene ne valga la pena.
Michter's utilizza legno di quercia bianca americana essiccato all'aria per un minimo di 18 mesi, per esaltare le proprietà naturali del legno e ottenere un sapore migliore con una riduzione dei tannini conferiti al distillato. Le botti vengono tostate prima di carbonizzarle, il che rende gli zuccheri del legno più accessibili. Questi zuccheri si caramellizzano e si concentrano nella "linea rossa" all'interno della sezione trasversale del legno. La fase di tostatura permette di ottenere più sapore e colore quando il whiskey filtra attraverso il carbone fino alla linea rossa.
Per estrarre più sapore dalle botti si utilizza anche il processo poco comune e più costoso di ciclaggio termico del magazzino: un processo che comporta maggiori costi energetici e un aumento dell'evaporazione della parte degli angeli del 4%, rispetto al 2,5% delle botti non sottoposte a tali cicli. Inoltre, vengono applicate ricette personalizzate di filtrazione a freddo per ognuno dei whiskey, invece di ricorrere alla filtrazione a carbone che può togliere sapore e aroma.
Un successo per tutta la comunità del whiskey americano
Il recente riconoscimento di World's Most Admired Whisky, da parte di Drinks International, dà merito ai metodi di produzione più costosi adottati dal marchio per produrre i migliori whiskey americani possibili. Riconoscimento, assegnato da un parterre di esperti indipendenti di whisky di tutto il mondo, che per la prima volta va a una distilleria americana. Per Joseph J. Magliocco, è il coronamento di un percorso straordinario iniziato negli anni Novanta, quando ha rilevato il marchio Michter's, ormai abbandonato. «Dai primi giorni quando ho cominciato a conoscere l’heritage di Michter's in Pennsylvania e per tutto il tempo che il nostro team ha dedicato alla rinascita del marchio in Kentucky, abbiamo sempre sperato che la gente apprezzasse la tradizione di questo del brand e la sua dedizione alla qualità. Ma se mi aveste detto che un giorno Michter's sarebbe stato nominato il “Whisky più ammirato al mondo”, beh, avrei pensato che aveste bevuto un bicchiere di troppo».
La master of maturation Andera Wilson è entusiasta di vedere la categoria dei whiskey americani ottenere finalmente il rispetto che merita: «Non potrei essere più orgogliosa di ciò che questo significa non solo per Michter's, ma per l'intera comunità del whiskey americano. In patria abbiamo sempre avuto un'enorme fiducia nel nostro approccio, ma poi si viaggiava all'estero e si vedeva in molte parti del mondo il bourbon collocato sullo scaffale più basso delle bottigliere, per cui è davvero emozionante ottenere tale riconoscimento».
Per il master distiller Dan McKee, questo momento celebra la passione e la dedizione di molti individui lungo il percorso. «Il premio riflette i decenni di duro lavoro e di trasmissione delle conoscenze di generazione in generazione che ci sono voluti per arrivare a questo punto».
Nel frattempo, nel centro di Louisville, Michter's ha aperto una seconda distilleria nello storico Fort Nelson Building. Situata in una posizione privilegiata, di fronte al museo e alla fabbrica di Louisville Slugger, nella distilleria Michter's Fort Nelson è presente il sistema di alambicco originale di Michter's Pennsylvania. Organizza anche tour didattici con degustazioni e nel The Bar at Fort Nelson vengono proposti i grandi classici della miscelazione curati dallo storico del beverage David Wondrich.
English version
The Story behind Michter’s, the World’s Most Admired Whisk(e)y
Michter’s has been the buzz of the industry after being recently named “World’s Most Admired Whisky” by Drinks International. Although much of the company’s success has come over the last decade, Michter’s can trace its roots back to 1753, when the distillery was originally known as Shenk’s, the first ever American whiskey company. Founded by John Shenk in Pennsylvania, Shenk’s produced whiskey from rye grain, a favourite local crop in the Pennsylvania Blue Mountain Valley. According to local lore, Shenk’s rye whiskey was so prized that when the Revolutionary War broke out, General George Washington visited the distillery and purchased whiskey to strengthen his men as they settled in their camp to help them withstand the bitterly cold Pennsylvania winter.
In 1861, Shenk’s became Bomberger’s when Abraham Bomberger purchased the distillery. Bomberger’s produced whiskey until 1919, when prohibition forced the distillery to cease its operations. After prohibition ended, the distillery reopened in 1934 and changed ownership several times. In the 1950s, Lou Forman, one of the distillery's then-owners, created the brand Michter's by combining portions of his sons' names - Michael and Peter.
The rebirth in the 1990s
In 1989, with the entire American whiskey industry struggling, Michter's declared bankruptcy, leaving its Pennsylvania operations in disrepair. Thankfully in the 1990s, Joseph J. Magliocco and his mentor Richard Newman came to the rescue and restarted Michter's. Magliocco, who entered the wine and spirits industry after graduating from Harvard Law School, was already familiar with Michter's through his college days of bartending, when he also had the chance to sell Michter's. Newman meanwhile already had excellent distilling experience, including a period as President of Austin Nichols, the distiller of Wild Turkey. Magliocco was able to preserve the name Michter’s by filing for the abandoned trademark for only US$245. The next important decision to make was where to open the distillery. Newman convinced Magliocco to restart the Michter’s brand in Kentucky, in the heart of the modern American whiskey industry, to ensure access to the best talent and resources. Magliocco and Newman began with a simple strategy - to honor the Michter's legacy by producing “the best whiskey possible, cost be damned!” a motto still followed by the company to this day.
The distillery in the Shively
Michter's main location is an 85,000 square foot distillery in Shively, Kentucky, a section of Louisville with a strong whiskey heritage. To support their farm-to-bottle distillation program, Michter’s makes use of a 205-acre farm in nearby Springfield for its corn, rye and barley. The Shively distillery features a 100% copper still system and includes an 81-cm diameter, 14-m high copper column and a distinctive copper pot still doubler. The system was designed by Vendome’s Rob Sherman, and the first Michter’s master distillers Willie Pratt and Pam Heilmann. In 2019, Heilmann passed the torch to current master distiller Dan McKee. Meanwhile, the master of maturation at Michter’s is Andrea Wilson, who was the first woman to chair the Kentucky Distillers’ Association and is a member of the Kentucky Bourbon Hall of Fame.
“Cost be damned”
Michter's has earned a strong reputation for offering traditional American whiskeys of uncompromising quality, with each of its limited production offerings, including bourbon, rye, sour mash whiskey, and American whiskey, aged to its peak maturity. The “cost be damned” approach includes several production methods to make the best possible whiskey.
Firstly, Michter’s never bottles a whiskey that is not up to their quality standards. Unlike their competitors which small batch whiskeys with hundreds of barrels to blend out any sub-par barrels, Michter’s either bottles from a single barrel or uses a maximum small batch size of twenty barrels. This forces the Michter’s team to be incredibly disciplined to make sure that every single barrel is up to their strict standards.
Although the typical industry entry proof is 62.5%, Michter’s uses 51.5% ABV to allow for the concentrated sugars in the toasted and charred wood to more easily dissolve into the distillate as it cycles in and out of the barrel. Using a lower entry proof is more expensive because it requires more barrels to produce the same quantity of whiskey, but Michter’s strongly believes that the resulting smoother and richer flavor profile is worth it.
Michter’s uses American white oak wood that has been air dried for a minimum of 18 months, to enhance the natural properties of the wood for better flavour with reduced tannins imparted to the whiskey. Michter’s toasts its barrels before charring, which makes the wood’s sugars more accessible. These sugars caramelize and concentrate in the “red line” within the cross section of the wood. The toasting step allows for more flavour and colour as the whiskey seeps through the char to the red line.
Michter’s also uses the uncommon and costly process of heat cycling their warehouse to extract more flavour from their barrels. On top of the larger energy costs, there is also increased Angel Share evaporation of 4% compared to 2.5% for non-heat cycled barrels. In addition, Michter’s applies customized chill filtration recipes to each of their whiskeys instead of carbon filtration which can strip out flavor and aroma.
A success story for the entire American whiskey community
The recent honour of “World’s Most Admired Whisky” by Drinks International, gives credence to Michter’s costlier production methods in striving to make the best possible American whiskeys. This recognition, given by a consortium of independent whisky experts from across the globe, was the first time that an American distillery received the prize. For Joseph J. Magliocco, Michter’s being named the World’s Most Admired Whiskey caps a remarkable run that began in the 90s when he first acquired the abandoned Michter’s trademark. “From my first days of learning about the heritage of Michter’s in Pennsylvania through the time our team has spent resurrecting the brand in Kentucky, we have always hoped that people would appreciate the brand’s legacy and dedication to quality. But if you told me that one day Michter’s would be named the World’s Most Admired Whisky, well, I would’ve thought you’d had one too many.”
Master of maturation Andera Wilson was thrilled to see the American whiskey category finally get its due respect: “I could not be prouder of what this means not only for Michter’s, but for the American whiskey community as a whole. At home, we’ve always had tremendous belief in our approach, but then you would travel abroad and see bourbon placed on the bottom shelf almost automatically in many parts of the world, so it is really exciting to see it reach such high regard.”
To Michter’s master distiller Dan McKee, this moment celebrates the passion and dedication of many individuals along the way. “This award reflects the decades of hard work and passing down of knowledge from generation to generation that it took to arrive at this point.”
Meanwhile in downtown Louisville, Michter’s has opened a second distillery in the historic Fort Nelson Building. Situated in a prime location opposite the Louisville Slugger museum and factory, Michter’s Fort Nelson Distillery features the original pot still system from Michter’s Pennsylvania. It also runs educational tours with whiskey tastings and The Bar at Fort Nelson, which features classic cocktails curated by drinks historian David Wondrich. You can discover more about The Bar at Fort Nelson in a subsequent edition of Bargiornale.