Un grave lutto ha compito l’industria liquoristica italiana e internazionale. Ieri sera, mercoledì 19 febbraio è scomparso Augusto Reina, patron e amministratore delegato di Illva Saronno e dell’iconico Disaronno.
Classe 1940, Reina è stato un grande innovatore nel campo della liquoristica, che con la passione per il suo lavoro ha saputo trasformare l’azienda familiare in una grande realtà internazionale, facendo dello storico liquore della tradizione italiana un best seller a livello mondiale. Un vero fuoriclasse del settore, le cui capacità imprenditoriali sono state sempre animate da un forte spirito visionario con il quale negli anni ha guidato la crescita dell’azienda facendone un colosso del beverage, con oltre 30 realtà controllate in Italia e all’estero e più di 600 dipendenti, anche grazie alle acquisizioni e al rilancio di storici brand del made in Italy, come Amaro 18 Isolabella, Rabarbaro Zucca, Marsala Florio e i vini Corvo e Duca di Salaparuta.
Un imprenditore la cui attività è sempre stata animata dalla convinzione che se si vuole crescere occorre mettersi sempre in gioco e guardare avanti, con coraggio e ottimismo verso il futuro, e che l’azienda non fosse solo una proprietà della famiglia, ma anche dei suoi dipendenti.
«Siamo fieri del nostro passato ma altrettanto consapevoli che dobbiamo guardare avanti. Il nostro domani infatti prevede grandi opportunità ma anche grandi responsabilità», la frase che rappresenta lo spirito di Augusto Reina alla perfezione. Un’eredità che tocca ora alla famiglia Reina e al management portare avanti.