In qualche bottigliera fra quelle più prestigiose Maestro Reserva è già comparso da qualche mese (la nuova referenza è in distribuzione con Velier dal mese di Maggio), ma l'anteprima ufficiale della nuova etichetta di Brugal questa volta è stata organizzata per il dopo estate, in una calda serata di inizio settembre sulla terrazza del ristorante Orma di Roma. Bottiglia che si svela, musica composta appositamente a simboleggiare come la creazione di un distillato così prezioso sia come una sinfonia, una cena stellata (chef Roy Caceres), pensata con cocktail in abbinamento (con base Brugal 1888, per la nuova etichetta il tasting nel dopocena) e dettagli in blu, colore che caratterizza il marchio dominicano.
A officiare la presentazione, il brand Ambassador Italia di Brugal, Matteo Melara, che spiega come si tratti di una nuova referenza ultra-premium destinata a diventare continuativa (a differenza delle più recenti etichette presentate, che erano edizioni limitate, come la Colección Visionaria) e ad essere associata a bottigliere di prestigio: bar importanti, enoteche specializzate e ristoranti fine dining (il prezzo al pubblico per la bottiglia è di circa 160 euro, la gradazione alcolica di 41,2°). Un rum da meditazione, quindi, la cui bottiglia trasparente e con base rettangola e tappo in vetro sono stati scelti per evidenziare appunto le caratteristiche di lusso di questo rum.
Maestro Reserva è per Brugal la punta di diamante che va a celebrare i 135 anni di esperienza nella distillazione del rum, caratterizzata dalla innovativa tecnica di tostatura chiamata Dark Aromatic Toasting. Ideata dalla Maestra Ronera Jassil Villanueva Quintana, esponente della quinta generazione della famiglia che ha dato vita a questa distilleria in Repubblica Dominicana, è una delicata operazione che si compie sulla seconda botte che ospita il prezioso liquido. Come spiega Melara, il Maestro Reserva è un double cask, che passa prima per botti ex Bourbon e poi per botti ex sherry. Queste ultime, però, prima di essere riempite vengono bruciate all'interno, in maniera da far caramellare lo zucchero residuo che ha impregnato il legno. «Chi ha preparato nella sua vita il creme caramel - racconta Melara - sa che quando si fa caramellare lo zucchero c'è un momento preciso in cui ci si deve fermare, per evitare di tirar fuori le note amare». Un difficile equilibrio nell'incontro fra legno, zucchero e fuoco, il cui obiettivo è quello di addolcire naturalmente il rum, con un leggerissimo sentore di tostatura grazie a queste "perle" di caramello che si ottengono e che lasciano una lievissima torbidità alla vista. Note di vaniglia, frutta secca e appunto un leggero sentore di fumo per fare del Maestro Reserva un elegante rum da degustazione, da fine pasto o, come dice la Maestra Ronera Jassil Villanueva, «un rum perfetto per il momento». Per la creatrice, la speranza è che «Maestro Reserva sia presente in tutte le più importanti celebrazioni della vita, creando momenti che dureranno per i secoli a venire».