
Gruppo Bacardi punta forte sull’aperitivo, fenomeno globale e momento di consumo a più alto tasso di crescita in Italia. E lo fa con il rebranding del marchio iconico dell’aperitivo italiano: Martini. Un progetto di rinnovamento ad ampio raggio che prevede una nuova bottiglia per alcuni dei prodotti della storica casa di Pessione (Torino), ma che include anche una campagna marketing globale, il lancio di un altro signature drink e un programma esperienziale dedicato. Un’operazione pensata per accompagnare l'evoluzione dell'aperitivo, consolidare ulteriormente la posizione di Martini nel settore e conquistare le nuove generazioni di consumatori.
Partiamo dalla nuova bottiglia, che sarà disponibile dal prossimo mese di aprile. A vestirsi “di nuovo” sono le referenze Martini Rosso, Bianco ed Extra Dry, Fiero e la gamma di proposte a zero alcol Vibrante e Floreale, indossando un "vestito" dal design contemporaneo e distintivo, ispirato ai portici di Torino, a suggellare il legame tra il marchio e la sua città, che è anche la patria del vermouth.
Torna la parola vermouth
E a proposito di vermouth, altra novità non da poco è che la denominazione ricompare sulle etichette, anche queste innovate, di Martini Rosso, Bianco ed Extra Dry. Demominazione che era stata abbandonata quando la gradazione del Martini Rosso e del Bianco era stata abbassata al 14,4% in vol, inferiore alla soglia del 14,5% che per legge permette di classificare un vino fortificato come vermouth rosso o bianco (e anche rosè). Ora la gradazione è stata portata al 15% in vol per le due referenze, mentre quella dell’Extra Dry è rimasta pari al 18% (per i vermouth dry il grado minimo richiesto è del 16%).
Il nuovo intervento sulla gradazione è l’unico fatto sulla ricetta dei tre vermouth, prodotti secondo le formule, messe a punto tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento e tenute rigorosamente segrete. Una tradizione che combina qualità e artigianalità e fedelmente rispettata dai master blender della casa, che nei suoi 162 anni di storia ne ha avuti solo 8 comreso l’attuale, Beppe Musso, in Martini dal 1994.
Un packaging più green
Tornando alla bottiglia, nel suo sviluppo non è stato trascurato il tema della sostenibilità: il formato da 1 l è più leggero di 30 grammi (equivalente al 5% del peso totale) rispetto alla versione precedente, mentre la forma più snella permette di trasportare con ogni pallet 48 bottiglie in più da 75 cl (un aumento dell'8%), rendendo così più efficiente il trasporto e riducendo le emission di gas serra.
Le altre iniziative
Altri pezzi forti dell’operazione sono la nuova campagna di comunicazione globale e il lancio di un nuovo signature cocktail, il Martini Bianco Spritz. La prima, intitolata Martini Dare to Be, con le sue immagini colorate e vivaci vuole riflettere l’evoluzione delle occasioni di consumo e il passaggio dall’aperitivo serale a quello diurno.
Il secondo, che sarà presentato ufficialmente con l’arrivo della bella stagione, è una reintrepretazione dello Spritz leggera e dal sapore dolce-amaro, preparata con vermouth Martini Bianco, Martini Prosecco e soda e da servire guarnendo con menta fresca, fette di limone e fragola (in fondo all’articolo la ricetta completa).
Sempre in estate, infine, un’altra iniziativa riguarderà la Terrazza Martini a Milano: inaugurata nel 1958 e rimasta sempre uno spazio privato accessibile solo su invito, aprirà le sue porte ai consumatori, per vivere un’esperienza di eccellenza con i drink iconici del marchio e tanto intrattenimento.
La ricetta
Martini Bianco Spritz
Ingredienti:
50 ml Martini Bianco, 75 ml Martini Prosecco, 25 ml soda
Preparazione:
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Guarnizione:
menta fresca, fette di limone e fragola