Matteo Fantacchiotti lascia la guida di Campari Group

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Matteo Fantacchiotti, ceo uscente di Campari Group
Il manager, nominato ceo del Gruppo lo scorso aprile, ha deciso di abbandonare per motivi personali. Per la ricerca del suo successore, che dovrà portare avanti gli ambiziosi piani di crescita, è stato creato un Comitato per la transizione. Paolo Marchesini e Fabio Di Fede gestiranno la transizione nel ruolo di co-ceo a interim

Dopo soli cinque mesi si chiude l’esperienza di Matteo Fantacchiotti alla guida di Campari Group. Il manager, nominato amministratore delegato del Gruppo lo scorso aprile, succedendo nella carica Bob Kunze-Concewitz, che l’aveva ricoperta per 16 anni (leggi Campari Group: l’addio del ceo Bob Kunze-Concewitz dopo 16 anni), ha rassegnato le sue dimissioni per «per motivi personali», con effetto immediato, dimettendosi anche dal Consiglio di amministrazione. A dare la notizia, giunta a sorpresa, una nota di Campari, dove si sottolinea che la risoluzione del contratto di lavoro è stato raggiunto di comune accordo tra Fantacchiotti e il Gruppo.

«È stato per me un privilegio essere parte di Campari Group per quasi cinque anni e guidare questa organizzazione da aprile 2024 – le parole di Fantacchiotti consegnate alla stessa nota stampa -. Nel prendere ora la decisione di lasciare il Gruppo, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti gli stakeholder, in particolare il presidente, il Consiglio di amministrazione e il Leadership team».

Parte la ricerca del nuovo ceo

Gruppo che ora ha avviato la ricerca del nuovo chief executive officer, che sarà scelto dopo una valutazione di profili sia interni che esterni. A questo scopo è stato costituito un Comitato per la transizione della leadership, presieduto da Bob Kunze-Concewitz, attuale amministratore non esecutivo. Dell’organismo fanno inoltre parte il direttore finanziario Paolo Marchesini e Fabio Di Fede, general counsel and business development officer, che sono stati anche nominati co-ceo ad interim.

Inoltre, Jean-Marie Laborde, attualmente membro del Consiglio di amministrazione e del Comitato controllo, rischi e sostenibilità, è stato nominato vice presidente di Campari Group.

L’obiettivo è continuare a crescere

Rammarico per la decisione di Fantacchiotti è stato espresso dal presidente Luca Garavoglia, che ha anche confermato i piani di espansione del Gruppo, che nei giorni scorsi ha acquisito una quota di Capevin Holdings, holding sudafricana che a sua volta detiene la proprietà di Cvh Spirits, società scozzese attiva nella produzione e commercializzazione dei noti brand di whisky single malt (leggi Campari annuncia l’acquisizione del 14,6% di Capevin Holdings).

«La nostra ambizione di crescita rimane fortissima. Abbiamo davanti a noi un futuro solido, grazie alla nostra solida organizzazione, alla nostra presenza globale e, in particolare, al nostro portafoglio unico, costituito da alcune delle marche più ammirate di tutto il settore degli spirit, sostenute dall’impegno costante di un team di professionisti – ha dichiarato Garavaglia -. In continuità con quanto fatto finora, la nostra priorità continua a essere la costruzione delle nostre marche, con l’obiettivo di continuare a generare una crescita profittevole e sovraperformare il nostro settore nel lungo periodo, come abbiamo fatto sin dalla nostra quotazione nel 2001».

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