Ha meno di un anno di vita (ha aperto lo scorso 15 settembre), si chiama Spam come la casella email in cui finisce di tutto ed è una delle aperture recenti più interessanti sotto la Lanterna, a due passi da piazza delle Erbe.
Un mixology pub (aperto tutti i giorni dalle ore 18 a tarda notte), come lo definisce Ilya Gorshkov, bartender e titolare, eclettico e colorato, dissacrante e in continua evoluzione. Proprio come Ilya, russo di Mosca, in Italia da oltre 25 anni (suo padre Dimitri, grande pallanuotista trimedagliato alle Olimpiadi, ha giocato per anni alla Rari Nantes Florentia), con un passato al Mad di Firenze, come bar manager in Cina e approdato a Genova da un paio d'anni (il primo, passato dietro il bancone del Gradisca).
Uno mixology pub fresco e vivace
A riprova della vivacità del posto, la drink list che cambia ogni mese, curata anche nella grafica da Ilya. Quella attuale è dedicata alle frasi epiche, da un È uno sballo mi piace (pisco, melone marinato con basilico e pepe rosa, lime, marmellata di arance, triple sec), a Ti spiezzo in due (Jack Daniel's, cordiale al mango, limonata) fino a tormentoni social come Maria, io esco (gin, shrub allo yuzu, rosa, soda, crema di vaniglia).
Miscelazione senza fronzoli
Otto i drink signature. «Principalmente sodati serviti in highball, con sode, cordiali e shrub preparati da noi. Se la rosa e il mango sono i due ingredienti focus della drink list, sui distillati non abbiamo una base preferita» racconta Ilya. La miscelazione di Spam è senza fronzoli ma non banale, giocata tutta su drink dalla facile beva e comprensione. «La nostra clientela va dai 20 ai 40 anni, è formata perlopiù da consumatori abituali di cui conosciamo nome e abitudini, che cerca in Spam un luogo dove bere bene e divertirsi, in un ambiente che cambia ogni settimana, dai quadri, alle frasi appese alle pareti».
Al divertimento concorrono serate di musica dal vivo, dj set, ma anche lo spazio dato al flair (Matteo Lena – che con Davide Vermiglio e Stefano Bonardi completano lo staff – è molto bravo). Il risultato è uno street bar fresco, iconoclasta nella proposta e nella comunicazione. Perché la qualità non richiede necessariamente di prendersi troppo sul serio.