Il 24 e il 25 febbraio va in scena nella Capitale una nuova edizione del Roma Whisky Festival, la kermesse dedicata al nobile distillato. Tra i protagonisti dell’appuntamento romano ci sarà Molinari, che parteciperà all’evento con il whisky Bruichladdich, fondato nel 1861 e acquisito nel 2012 dal gruppo francese Rémy Cointreau. Gruppo che nel 2018 ha affidato al produttore dell’iconica Molinari Extra la distribuzione in esclusiva nel nostro Paese di tutti i suoi prodotti.
In questa occasione Molinari presenterà al pubblico di professionisti e appassionati le due nuove release firmate Bruichladdich che impreziosiscono il suo catalogo: le edizioni limitate Bere Barley 2012 e The Organic 2011. Due vere e proprie chicche che, come tutta la produzione della distilleria situata sull’isola di Islay, la “Regina delle Ebridi”, sono frutto di una lavorazione artigianale, con distillazione, invecchiamento e imbottigliamento che avvengono sulla stessa isola, e utilizzando orzo 100% scozzese e acqua di sorgente. Scelte che stanno alla base della qualità dei prodotti della distilleria scozzese, cui si unisce un’attenzione tutta particolare ad analizzare e a sperimentare l’utilizzo di differenti varietà di orzo coltivate in Scozia.
Il mondo della distilleria Bruichladdich si potrà approfondire meglio nella masterclass organizzata da Molinari e in programma sabato 24 febbraio (ore 17:10). A salire in cattedra sarà Marco Fedele, brand ambassador Molinari, che racconterà agli ospiti i valori e la storia della distilleria, illustrerà la gamma dei whisky e proporrà in assaggio le sue specialità.
Bere Barley 2012 e il recupero di un cereale antico
Dell’attenzione che la distilleria rivolge alle materie prime è emblema il Bere Barley 2012 che viene prodotto con orzo Bere, la più antica varietà di cereale coltivata nella Gran Bretagna. È stata utilizzata per secoli dai primi distillatori scozzesi, ma abbandonata nel corso del Novecento per via della sua resa inferiore (320-340 litri di alcol a tonnellata a fronte degli oltre 400 litri di altre varietà) e perché più difficile da coltivare. Ma ciò che si perde in praticità, questa varietà la restituisce in termini di gusto, in quanto conferisce al prodotto finale un sapore ricco e robusto, sapido e fruttato. Per quanto riguarda il nuovo single malt, la pregiata materia prima proviene dal raccolto 2011 coltivato sulle isole Orcadi dall'Agronomy Institute of Orkney College, centro di ricerca specializzato nel campo dei cereali, con il quale Bruichladdich collabora per la sua reintroduzione nella distillazione del whisky.
Il cereale è stato distillato nel 2012 e il whisky ottenuto è stato lasciato maturare per 10 anni in botti ex-bourbon di primo riempimento. Il risultato finale è un prodotto (alc 50% in vol), profondo e complesso, che si presenta al naso robusto, con una combinazione di note fruttate e floreali. Al palato, la consistenza decisa e le note di frutta snocciolata si accompagnano a sentori di miele e cereali, con note di malto, per un finale lungo e delicato, con note di zenzero e marzapane.
The Organic 2011, il whisky 100% bio
Non meno ricco e complesso è The Organic 2011 (alc 50% in vol) un single malt biologico, certificato dalla Biodynamic Association del Regno Unito, prodotto con orzo bio coltivato per Bruichladdich dalla fattoria Mid Coul, situata nei pressi di Inverness, nel Nord della Scozia. Un prodotto (alc 50% in vol) che matura 11 anni in botti di rovere americano ex-bourbon di primo riempimento e che vuole essere una pura espressione del suo terroir, grazie all’arte del head distiller Adam Hannett che ne cura il profilo aromatico. Si caratterizza per lo spirito fruttato e si sposa con la meravigliosa combinazione di vaniglia cremosa, fudge con note di agrumi mielati, frutta matura e spezie delicate.
Le altre specialità
Oltre alle due nuove limited edition, Molinari porterà al festival romano le altre specialità della distilleria scozzese. The Classic Laddie (alc 50% in vol) nell’elegante confezione color verde acqua. È il Bruichladdich per antonomasia dal carattere raffinato e floreale che esprime al meglio lo stile della casa: con il suo bouquet di fiori selvatici seguito da sentori marini, dati dalla maturazione sulle sponde del Lochindaal. È caratterizzato da sentori di frutta caramellata, miele e mandarino ed è fresco al palato. Presenti anche note di quercia, orzo, mele e uva con tocchi di cannella, zucchero di canna e delicati accenni salmastri.
Port Charlotte 10 (alc 50% in vol), un single malt fortemente torbato, maturato 10 anni in un mix di botti, 75% botti di rovere americano ex whisky e 25% botti francesi ex vino. Dall’avvolgente aroma torbato con note di vaniglia, zenzero e noce, è morbido al palato, grazie al perfetto equilibrio tra il sapore del fumo e il sottofondo del legno. Emergono note di cocco, vaniglia e miele. Il finale è affumicato ma allo stesso tempo dolce di malto e orzo caramellato, arancia e mango.
E Octomore 14.1 (alc 59,6% in vol), tra i whisky più torbati al mondo, ma di grande eleganza. Con 5 anni di invecchiamento in botti di whisky americano di primo riempimento, si caratterizza per il suo aroma che si apre con note di vaniglia affumicata, caramello, toffee. Completano sentori di fuliggine bilanciati dal cocco e dalla mandorla e al palato dominano agrumi, note minerali e vaniglia. Nel finale si percepiscono note di caffè tostato, chiodi di garofano, noce moscata e un delicato tocco di miele.
Inoltre, gli amanti dei whisky torbati avranno la possibilità di assaggiare e acquistare anche altre due referenze: Octomore 8.1 e Octomore 10.1. Octomore 8.1 ha un carattere raffinato e fiducioso e gli 8 anni di maturazione in botti di rovere americano hanno stemperato parte della vitalità ma regalandoci un classico, una sensazione senza tempo. Distillato nel 2008 dal raccolto del 2007 ha una torbatura di 167 PPM e alc 59,3% in vol. Invece, il carattere di Octomore 10.1 è agile, flessibile e potentemente sicuro di sé. La distillazione lenta a goccia è il segno distintivo di questo whisky. Distillato nel 2013 dal raccolto del 2012 ha una torbatura di 107 PPM e alc 59,8% in vol. I 5 anni di maturazione avvengono in botti di rovere americano.