Due nuovi prestigiosi riconoscimenti internazionali per Nonino. La distilleria friulana è stata premiata con lo Wine Star Award come Spirit Brand / Distilleria dell’Anno dalla rivista americana Wine Enthusiast e con il Premio Speciale per la Cultura del Bar dalla rivista austriaca Falstaff.
Il premio, giunto alla sua ventesima edizione, creato dal prestigioso magazine di New York che da 30 anni racconta le migliori produzioni mondiali nel campo dei vini e degli spirit, onora le persone e le aziende che hanno ottenuto nel mondo degli Wine&Spirits hanno ottenuto risultati eccezionali. Assegnato nel 2018 a Rum Diplomatico, quest’anno va all’azienda italiana: «conosciuta per le sue Grappe Monovitigno di alta qualità create negli anni Settanta – recita la motivazione -, la distilleria della famiglia Nonino da sei generazioni in Friuli, negli ultimi anni ha iniziato a scuotere il mondo degli alcolici con il suo Amaro Nonino Quintessentia liquore agrodolce, con sentore di erbe aromatiche. Ha entusiasmato una nuova generazione di mixologist e consumatori di cocktail...».
Il premio verrà consegnato alla famiglia Nonino nel corso della cerimonia in programma presso il monumentale Palace of Fine Arts, a San Francisco, il prossimo 27 gennaio.
Già consegnato, in occasione del Bar&Spirit Festival, evento dedicato al meglio della scena bar e dell’industria degli spirit del mondo germanico, svoltosi alla Hofburg di Vienna, il Premio Speciale per i meriti conseguiti nella cultura bar assegnato a Nonino dalla non meno prestigiosa rivista Falstaff.
«La famiglia Nonino concentra costantemente i suoi sforzi sulla cultura del bar e della ristorazione ai massimi livelli, avendo creato ormai con i suoi prodotti svariate pietre miliari. La Grappa Monovitigno introdotta del 1973 ha rivoluzionato la cultura dei digestivi; l’Amaro propone nuove prospettive quando si parla di aperitivi così di moda in Italia – recita la motivazione dela giuria -. Nel frattempo hanno esteso la loro gamma di prodotti ben oltre la sola Grappa, ispirando mixologist di fama internazionale alla creazione di nuovi cocktail. Tra questi vanno citati Jörg Meyer (Le Lion, Amburgo), che servendosi della Monovitigno Moscato ha dato vita al Rosina Ferrario No. 203, oppure Gianni Albanese (The Ritz Carlton, Londra) che si è servito della Monovitigno Chardonnay invecchiata in barrique per creare il suo Antonella».
«Siamo molto soddisfatte dei due riconoscimenti ricevuti, che premiano il nostro lavoro di sperimentazione e innovazione della Grappa su tutti i fronti, senza tradirne l’identità e restando fedeli ai metodi di lavorazione artigianale - commenta a bargiornale.it Antonella Nonino -. Siamo il primo marchio di grappa a ricevere il riconoscimento di Wine Enthusiast che pone il nostro prodotto ancora una volta tra i grandi distillati del mondo. Così come il quello di Falstaff premia la nostra capacità di aprire il distillato a nuove possibilità di consumo, come la mixology».