Un doppio oro alla China Wine & Spirits Competition 2021 (Cwsa), la competizione dedicata agli spirit e ai vini più prestigiosa di Hong Kong e Cina, e una medaglia d’oro più il titolo di miglior gin italiano dell’anno alla New York International Spirits Competition, altra importante competizione internazionale di settore. Sono i primi prestigiosi riconoscimenti raccolti da PhD Gin. Riconoscimenti che certificano l’alta qualità di questo gin nato in Campana e dai tratti molto particolari: il distillato si caratterizza infatti per la perfetta fusione tra le note pungenti del ginepro con quelle avvolgenti di cacao. Già, perché PhD Gin annovera tra le sue botaniche le fave di cacao.
Il prodotto è frutto di un progetto partito nel 2016 a opera di Rossella Liberti, ricercatrice dell’Università di Salerno e fondatrice di Picogrammo, piccola azienda di San Marzano sul Sarno che ha iniziato le sue attività con la produzione di biscotti artigianali dolci e salati, puntando sulla ricerca di sapori originali e autentici, alta qualità e artigianalità delle lavorazioni, per poi ampliare la sperimentazione anche al gin, sempre operando con la stessa filosofia.
Nel creare la ricetta del suo gin la ricercatrice ha deciso di utilizzare un ingrediente molto particolare, quali le fave di cacao. Queste vengono macerate a freddo in alcol di cereali e acqua di sorgente, e lo stesso procedimento è utilizzato anche per le altre botaniche che ne compongono la formula: bacche di ginepro, coriandolo, cardamomo e calamo aromatico. Prodotto artigianalmente in piccoli lotti da 50 litri e non filtrato, PhD Gin (alc 40% in vol) ha il suo tratto peculiare nella inedita unione tra le note pungenti e resinose tipiche del ginepro con quelle calde e avvolgenti del cacao. Un’unione vincente che regala al distillato una grande morbidezza al palato, accompagnata dalle note citriche, floreali e balsamiche apportate dalle restanti botaniche. Un insieme perfettamente bilanciato che ne fa un gin raffinato e dal carattere nuovo e complesso, ideale da servire sia liscio, come distillato da meditazione, magari accompagnandolo con qualche biscotto al coccolato o da un sigaro, sia in miscelazione. In quest’ultimo caso le note intense e amaricanti del cacao lo rendono un ingrediente ideale per esaltare gli aromi di altri distillati e spirit, lasciando campo libero alla sperimentazione dei bartender. Un gin, insomma, dal carattere marcato, ma versatile, da utilizzare per rivisitare classici come il Negroni, per nuove creazioni, ma che si esprime bene anche in un Gin&Tonic dal sapore inedito, abbinandolo a una tonica neutra.
Un'etichetta che racconta la storia della distillazione
Altra particolarità del prodotto è la sua nuova bottiglia, da 50 cl, disegnata per il lancio su più ampia scala del prodotto. Una bottiglia dalla forma slanciata e, soprattutto, impreziosita da un’etichetta molto accattivante che racconta la storia di questo distillato. L’idea di dare vita a PhD Gin è venuta a Liberti mentre stava conducendo alcune ricerche sulla distillazione all’Università di Salerno. E proprio la città campana, con la Scuola Medica Salernitana, fondata nel IX secolo, ha dato un contributo fondamentale alla distillazione dell’alcol. La Scuola aveva infatti raccolto le conoscenze della cultura romana, greca e araba sulla distillazione, che perfezionò e sviluppò, migliorandone le tecniche a partire dallo strumento, l’alambicco, permettendo così la produzione di distillati ad alta gradazione.
L’etichetta rende omaggio alla Scuola Medica Salernitana che, secondo una leggenda, fu fondata da quattro viandanti, tutti che si occupavano di medicina, ma di quattro culture differenti, greca, latina, araba ed ebraica che si incontrarono a Salerno. A questo scopo nell’etichetta si trovano incasellati elementi rappresentativi di queste quattro culture. Realizzata con un modello grafico in stile arabo, nella parte alta dell’etichetta campeggia una corona, simbolo dell’Università salernitana, sotto il quale c’è una scritta in arabo. Al centro il nome del prodotto, PhD Gin e nella parte bassa è raffigurata una stella di David nel cui centro è inserito il logo di Picogrammo. L’etichetta è infine impreziosita da una cornice dorata e ai suoi bordi sono riportati i nomi dei quattro viandanti della leggenda, a suggellare ancora una volta l’incontro tra le diverse culture dal quale prese vita la Scuola e più in generale ogni forma di progresso.
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