Raquel Alma: miscelazione e cucina nippo-brasiliana a Roma

Un aperitivo con il bar manager Jacopo Mazzitelli e il direttore Francesco Pagano: «Vogliamo una clientela consapevole, pronta alle contaminazioni»

Appena alle spalle della monumentale sede delle Poste di piazza Bologna, ha aperto, verso la fine del 2023, Raquel Alma Experience. Un cocktail bar con cucina, che strizza l’occhio alla cultura nippo-brasiliana e al Sudamerica in generale. La sede un tempo ospitava un pub, da cui ha ereditato qualche spina ancora utilizzata per il servizio delle birre, mentre i suoi soci sono il giusto mix di competenze: da un lato il bar manager Jacopo Mazzitelli, formatosi a Roma in scuole di bartending, formatore e già avvezzo alla miscelazione da grandi numeri, ma desideroso di esprimersi in una dimensione più personale; dall’altra Francesco Pagano, già direttore a Roma da Temakinho, che da quell’esperienza ha voluto prendere ispirazione per il reparto cucina.

Siamo andati a trovarli all’ora dell’aperitivo, quando cominciano ad arrivare i primi avventori: «La nostra clientela - racconta Pagano - è di giovani, ma non giovanissimi. Cerchiamo consumatori consapevoli, che non si spaventino di una proposta che spazia dal sushi alla carne, giocando con gusti fusion e contaminazioni». Anche nel bicchiere Mazzitelli racconta di drink pensati sì a partire dai classici, ma con un tocco di personalità e qualche volta (ma non necessariamente) con ingredienti che si avvicinino al Sudamerica: «Stiamo lavorando pian piano per uscire dalla dinamica dell’aperitivo con lo Spritz e le patatine, portando i clienti sul nostro terreno», afferma Mazzitelli.

Dal punto di vista estetico il locale si presenta con due anime: una un po’ più compassata all’ingresso, con sedute in vellutino e colori rassicuranti («qui abbiamo spinto un po’ di più - dice Mazzitelli - per dare un tocco intimo al locale e dare il segnale ai tanti universitari che popolano la zona che qui si fa sul serio»); andando avanti si apre l’ampio giardino d’inverno, di fatto un mezzanino al centro di due palazzi, che si presenta con uno spazio decisamente più ampio e un’atmosfera più industrial. «Questa zona - spiega Mazzitelli - è ancora work in progress perché ci siamo dovuti confrontare prima con gli abitanti dei due palazzi, ma presto cambieremo la copertura con pannelli che si possano aprire durante la bella stagione, in modo da avere un vero e proprio dehors». Con la promessa agli abitanti che si affacciano sul dehors di non spingere mai troppo sulla musica: «Ci teniamo a mantenere rapporti di buon vicinato».

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