Un mese di giugno ricco di successi per Mazzetti d’Altavilla. Le grappe e i brandy della storica distilleria piemontese, fondata nel 1846, hanno infatti raccolto ben sei medaglie in autorevoli concorsi dentro e fuori i confini nazionali.
Si comincia con 1789 Grappa di Barolo Bourbon Finish (nella foto in apertura, credit: Paolo Bernardotti) che si è aggiudicata ben tre riconoscimenti ai World Grappa Awards, prestigiosa competizione internazionale del circuito dei World Drinks Awards. Nata solo lo scorso autunno, e ottenuta utilizzando vinacce di Nebbiolo provenienti dall’area di barolo, questa grappa (alc 43% in vol) viene sottoposto a un doppio invecchiamento. Il primo, tradizionale, di 18 mesi in botti di rovere, cui segue il secondo all’interno di botti utilizzate in precedenza per l’invecchiamento del Bourbon. Un processo che unisce le note dei legni ai sentori speziati, tostati e di frutta secca del distillato di vinacce, regalando al prodotto finale aromi e sapori raffinati e complessi. Caratteristiche che le sono valse il titolo di Best Aged Grappa e, soprattutto, quello di World’s Best Grappa. Alla prestigiosa doppietta, si è aggiunto anche il titolo di World’s Best Grappa Design, che premia il design della bottiglia.
Dal mondo all’Italia grandi soddisfazioni sono arrivate anche dal concorso nazionale Alambicco d’Oro 2019, indetto da Assaggiatori grappa ed acquaviti (Anag), dove Mazzetti d'Altavilla ha conquistato altre tre medaglie. La Best Gold, il massimo riconoscimento, nella categorie Grappe invecchiate andato alla Grappa 7.0 di Ruchè (alc. 43% in vol), ottenuta dalle pregiate vinacce del vitigno autoctono del Monferrato. E due medaglie Gold andate, rispettivamente, a XO Acquavite di Vino Invecchiata 20 Anni (alc. 43% in vol), invecchiata per 15 anni in tini, cui segue il passaggio finale, per i restanti 5 anni, in piccole barrique francesi d’Allier e Limousin, e allo Special Brandy Invecchiato 27 Anni.
