A Mixology Experience (Milano, 9 maggio 2023), la giovane barlady Francesca Cobucci della classe 5C dell'Ipseoa di Vinchiaturo - G. Lombardo Radice (Campobasso) è salita sul gradino più alto di The Next Bartender, contest riservato agli istituti alberghieri di tutta Italia organizzato da Bartender.it in collaborazione con Aibes, aggiudicandosi per il suo istituto un premio di 2mila euro offerto da Piazza per l'acquisto di attrezzature e materiale didattico. Al secondo posto un'altra barlady, Alessia Matarrese dell'Istituto Professionale Domenico Modugno di Polignano a Mare (Bari) e al terzo il giovane Hdya Jilali dell'Istituto di Istruzione Superiore Di Poppa Rozzi di Teramo. Premiate anche Giada Franciosi dell'Ipsar Luigi Veronelli di Casalecchio di Reno (Bologna), quarta classificata, e Beatrice Piccolomini dell'Istituto Professionale Massimo Alberini di Lancenigo di Villorba (Treviso), quinta classificata. Un podio, quasi tutto femminile (4 premiati su 5 sono donne), che la dice lunga su come la professione di bartender sia cambiata negli ultimi anni. Un verdetto che ha visto, inoltre, gli istituti professionali del centro sud in pole position, occupando con i propri allievi tutte le tre prime piazze della competizione.
Francesca Cobucci ha convinto la giuria tecnica di The Next Bartender con un long drink chiamato L'essenza dell'essere di colore lilla. «Un colore scelto di proposito - ha spiegato la vincitrice a Bargiornale - e dello stesso colore è anche il fiocchetto che adorna il bicchiere: si tratta del simbolo, ormai riconosciuto a livello internazionale, che rappresenta la lotta contro i disturbi del comportamento alimentare come l'anoressia o la bulimia. Problemi che spesso investono i giovani e che se irrisolti possono pregiudicare vite e percorsi professionali. Con la mia docente, Katia Parisi, abbiamo dunque voluto con questo cocktail spezzare una lancia a favore di chi si batte contro questi disturbi e sensibilizzare chi ci sta intorno». Gin e lavanda sono gli attori principali del mix vincente che si compone complessivamente di sette ingredienti: un drink beverino e rinfrescante a bassa gradazione alcolica e ideale a tutte le ore. «Abbiamo fatto un grande lavoro di preparazione - ha aggiunto Katia Parisi, professoressa dell'Istituto Professionale di Vinchiaturo, che ha accompagnato e sostenuto l'allieva nel corso di tutto il contest milanese - partendo proprio dal problema dei disturbi alimentari, concetto intorno al quale abbiamo costruito il drink. E, dunque, la scelta della lavanda non solo per il colore, ma anche perché è una pianta molto diffusa nella nostra regione, il Molise. Volevamo, infatti, dare una connotazione anche territoriale al cocktail, privilegiando ingredienti autoctoni».