Non riesce a trattenere le lacrime, Diego Ferracani, mentre racconta quanto sia stato difficile affrontare i mesi di chiusura. Ben 18 per questo speakeasy in via Labicana a Roma, a due passi dal Colosseo, finalista ai Barawards nella categoria migliore rivelazione 2022. «Fra l’apertura dopo le 22 e l’assenza di tavoli all’esterno abbiamo sofferto più di altri locali, alla fine eravamo davvero in ginocchio economicamente e psicologicamente», aggiunge Dario Ferracani, socio e fratello di Diego, comproprietario del The Race Club insieme all’altro partner Fabio Montaruli.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la tragica perdita di uno dei ragazzi del team, Alessandro, bartender sconfitto da un male incurabile a soli 25 anni, nei mesi della solitudine della pandemia. «Ci siamo detti, se riusciamo a ripartire dobbiamo fare qualcosa per gli altri». Anche perché gli altri, cioè i clienti, nei mesi di chiusura avevano aiutato loro a sostenere i costi: «avevamo lanciato una campagna aiuti su Go Found Me dal titolo Un drink oggi per salvarci domani. In pratica chi ci conosceva scommetteva sulla nostra riapertura pre-pagando dei drink. Poiché eravamo stati aiutati noi, sentivamo di dover restituire questa generosità». È così che circa sei mesi fa è partito l’innovativo progetto di una charity drink list, dove ogni cocktail è abbinato a una causa da sostenere, con parte del costo del drink devoluto in beneficienza.
Cocktail che raccontano i progetti da sostenere
Grande l’attenzione alla comunicazione, dalla visibilità su social e newsletter alla parte visual, fino ad arrivare al copy del progetto, intitolato I have a drink: bere bene facendo del bene. Gli stessi cocktail, visivamente, danno un indizio di quale sia la causa da sostenere. C’è per esempio la sacca di sangue che contiene un twist sul Bloody Mary, che viene versato nel bicchiere al tavolo con un rimando alla Croce Rossa. Oppure il drink “azzurro” servito in un bicchiere a forma di riccio di mare per ricordare l’importanza della salvaguardia dei mari. Così come gli Inseparabili, il doppio drink best seller del locale, che piace tanto agli innamorati: «viene servito in due bicchieri a forma di uccellini, che ricordano i pappagallini inseparabili. Ci ha fatto pensare alle difficoltà delle coppie, che sono state messe in crisi da quest’ultimo terribile periodo e abbiamo pensato per questo di donare una quota a un’associazione che opera nel campo dell’igiene mentale».
Molto richiesti anche i mocktail, con ben quattro proposte in carta. «In questo caso ci ha fatto piacere accontentare la richiesta di una casa famiglia di Roma che non voleva essere collegata a drink che contenessero alcol, dal momento che si occupa di minori spesso allontanati dalle famiglie proprio per problemi di abuso di alcol. In pochi mesi siamo riusciti a fare una donazione sufficiente ad allestire la stanza dei giochi per questi bambini».
Donati oltre 10.000 euro
Nei primi sei mesi di esercizio della charity drink list The Race Club ha donato più di 10mila euro ai vari enti benefici coinvolti nell’iniziativa. «È tutto tracciato sul sito, siamo un’associazione culturale, quindi ai nostri clienti che sono anche associati chiediamo l’e-mail in modo da poterli tenere informati sulle nostre attività con la newsletter. Siamo consapevoli che la beneficienza non si debba sbandierare, ma nel nostro caso dichiariamo tutto perché ci teniamo che sia tutto trasparente, visto che indirettamente il cliente ci affida i suoi soldi».