Dopo la pausa natalizia, riparte il Zacapa Noir Festival, la kermesse culturale internazionale ideata dal rum del Guatemala. Tornano a Milano, dunque, gli appuntamenti all’insegna della grande letteratura noir, prestigiosi distillati e arte della miscelazione, con nuove dieci date, a partire dal 22 gennaio fino al prossimo giugno, in programma al Memo Restaurant, un ex cinema-teatro ora trasformato in ristorante dalle atmosfere che conservano tutto il sapore degli iconici jazz club: una location ideale per celebrare il sodalizio tra letteratura, cibo e buon bere.
Inaugurato lo scorso settembre, il Festival è stato ideato da Zacapa con la volontà di proporre una nuova idea di esperienza letteraria. Un’esperienza che, attraverso una serie di incontri con un parterre di scrittori di primo piano nel panorama letterario internazionale, coinvolgendo anche giornalisti, musicisti e artisti, facesse da ponte tra mondi differenti, quali quello della letteratura, nello specifico la letteratura noir, sempre più intesa come chiave per raccontare i luoghi, le persone, e le tante diverse realtà del nostro quotidiano, e quello del bere bene. Mondi che, pur nella loro diversità, condividono la stessa idea di piacere e ricchezza culturale.
Letteratura, cocktail, rum e buon cibo sono infatti gli ingredienti che caratterizzano ogni serata. Tutti gli appuntamenti si aprono infatti con un cocktail di benvenuto a base di rum Zacapa ispirato agli scrittori ospiti e appositamente creato da Francesco Bonazzi, bartender del Mag Cafè di Milano. Al brindisi segue poi la cena, con un menu anche questo ispirato al tema della serata, per proseguire con una degustazione dei pregiati rum Zacapa, guidata da Franco Gasparri, master ambassador Diageo per l’Italia, per poi procedere con l’incontro con gli autori ospiti.
Gli appuntamenti in programma e i cocktail
La nuova serie di appuntamenti si apre il 22 gennaio con l’incontro con Simona Vinci e Loriano Macchiavelli, moderato da Paolo Soraci. Cocktail protagonista della serata è Nettuno che rende omaggio a Bologna e insieme alla Grecia, rispettivamente, città di origine di Macchiavelli e d’adozione della Vinci e Paese dove è stato ambientato La Prima Verità, ultimo romanzo della Vinci. Nettuno è il nome latino del dio greco del mare Poseidon, e proprio nel centro di Bologna sorge la Fontana del Nettuno, che insieme alla Torre degli Asinelli è il simbolo della città. L’omaggio prosegue anche nella scelta degli ingredienti che accompagnano la base di Zacapa Edición Negra: sciroppo di aneto, spezia presente nel tzatziki, salsa molto diffusa in Grecia, marmellata di mandarino e liquore ai frutti, che rimandano ai dolci bolognesi a base di canditi, e succo di limone a bilanciare il tutto.
Si prosegue il 13 febbraio con l’incontro con lo scrittore americano Ryan Gattis, moderato da Giacomo Papi. Ad accompagnare la serata, il drink Street Flavouri, ricco di rimandi alla cultura urbana di Los Angeles, città dove lo scrittore vive e lavora e al centro dei suoi libri. Il cocktail è infatti composto da sciroppo a base di popcorn e caramello, che richiama i food truck disseminati agli angoli delle strade della metropoli californiana, e da un cordial lime alla birra, bevanda molto amata nella patria del fast food, e al peperoncino, spezia molto usata dalla comunità latina che rappresenta quasi la metà della popolazione di Los Angeles, che va a esaltare le note di Zacapa 23.
Il 19 febbraio è invece la volta di David Peace e Enrico Franceschini, con Carlo Annese come moderatore. My City, My Game è il drink ideato da Bonazzi per i due autori, veri e propri giramondo che nei loro scritti hanno saputo trasmettere i tratti culturali delle città dove hanno vissuto. È composto da Zacapa Edición Negra miscelato con cordiale a base di erbe di campo, shiso, ingrediente centrale nella cucina giapponese, pepe, molto utilizzato nei pudding tipici del West Yorkshire (Inghilterra), terra d’origine di Peace, e bitter.
In programma il 4 marzo l’appuntamento con Veit Heinichen e Andrea Cotti, moderato da Paola Zanuttini. Far East è il cocktail loro dedicato, un omaggio allo scrittore tedesco, trasferitosi da oltre 20 anni a Trieste, quindi nel nostro estremo Nord-Est, e a Il cinese, romanzo nel quale Cotti tratta il tema della connivenza criminale sino-italiana. Nella sua formula troviamo liquore all’arancia, sciroppo di noci al cacao amaro, decotto di albicocca, ingredienti che richiamano i tradizionali dolci del Nord Europa, e fermentato di riso, frutto di un processo cinese dalla tradizione millenaria, uniti a Zacapa 23.
L’incontro successivo, il 18 marzo, è con lo scozzese Alan Parks e l’emiliano Valerio Varesi. Smoky Lands è il drink pensato per la serata, nel quale il bartender del Mag ha fatto incontrare, armonizzandoli, i sapori tipici delle terre dove i due autori vivono e ambientano i loro romanzi. Insieme a Zacapa Edición Negra, è composto infatti da sciroppo di carote, uno degli accompagnamenti più comuni della cucina emiliana, acqua di viola e rosmarino, quest’ultima spezia presente nel condimento dei bolliti nelle province sotto il Po, e vermouth di Malvasia, vitigno che ha sui colli parmensi una pregiata varietà Doc, per l’occasione affumicato in omaggio alle note smoky e ai sentori torbati di molti whisky scozzesi.
Maurizio de Giovanni è l’autore protagonista dell’appuntamento del 25 marzo, moderato da Carlo Annese. Il cocktail Bellezza del Golfo celebra la bellezza della sua città, Napoli, attraverso una scelta di ingredienti, quali sciroppo di origano e un cordiale al basilico, che ne richiamano il piatto tipico, e acqua di fiori di arancio e succo di limone, altri tipici sapori mediterranei, che vanno a unirsi a Zacapa 23.
Tutto al femminile l’incontro in programma l’8 aprile con Hannah Tinti e Nadia Terranova. A loro Bonazzi ha dedicato Tea Ladies, dove Zacapa Edición Negra è miscelato con tè earl grey, a rievocare il Tea Party, la protesta dei coloni americani che nel 1773 a Boston, città natale della Tinti, dette il via a una serie di eventi che portarono alla guerra di indipendenza dall’Inghilterra. Shrub di mandorla e zafferano, gli altri ingredienti che insieme al succo di limone richiamano la pienezza dei sapori di Sicilia, la regione della Terranova. Il cocktail è completato da uno sciroppo di burro, base della Boston Cream Pie, dolce tipico della città e del Massachusetts.
La data successiva è il 6 maggio, con l’incontro con Michael Zadoorian e l’attore e sceneggiatore Tony Laudadio, moderato da Alba Solaro. Ad accompagnare l’evento il drink Stage Duet, preparato con Zacapa 23, infuso di sandalo, spezia ricorrente nelle poesie di Raymond Carver, le cui opere hanno spinto Zadoorian a dedicarsi alla scrittura, vino a base di caffè, compagno dell’attore durante le estenuanti prove, e menta, pianta assunta sin dall’antichità per schiarire la voce sul palco. A questi si aggiungono miele e sale, a richiamare il rapporto dolce e pungente che caratterizza i protagonisti di Second Hand, uno dei romanzi dello scrittore americano, e succo di limone a bilanciare il tutto.
ll 27 maggio l’appuntamento invece è con Tayari Jones, mentre a moderare l’incontro sarà Francesco Costa. Il cocktail della serata è My Roots, preparato con Zacapa Edición Negra e ingredienti cari alla scrittrice americana, quali una tintura di melanzane, cardamomo e lime, e tipici della cucina di Atlanta, la sua città, come la gomma arabica alle noci, della quale la Georgia è grande produttore e presente in molte salse e piatti dello stato, e vermouth all’aceto, che richiama il consumo tipico statunitense di pickles.
Chiude la rassegna l’incontro con Daniel Woodrell, moderato da Piero Colaprico. Anche in questo caso il cocktail dedicato, Country Shadow, è una rievocazione in forma liquida dei luoghi narrati nei romanzi di Woodrell, le piccole comunità rurali della provincia americana, nello specifico del Missouri. Pochi e semplici ingredienti ne compongono la ricetta: Zacapa 23, bitter al pane e distillato ai cereali, a rappresentare l’economia essenzialmente agricola dello stato del Midwest, succo d’uva, omaggio ai suoi vitigni che cominciano ad affermarsi anche al di fuori degli Usa, e ferrochina, ricostituente ampiamente utilizzato nel secolo scorso negli ambienti popolari.