Continua l'operazione territorio di Birra Peroni. Dopo aver rilanciato di recente marchi storici locali rilevati nel corso del tempo come Itala Pilsen (Padova), Raffo (Taranto) e Dormisch (Udine), Birra Peroni (dal 2016 proprietà Asahi Europe) ha promosso nei giorni scorsi la presentazione di Birra Napoli 1919.
Riprendendo un maggiore rapporto positivo con la città partenopea (nel 1995 fu chiuso tra vivaci proteste l'impianto produttivo locale), mai interrotto però essendo rimasta sponsor della Società Sportiva Calcio Napoli, Birra Peroni ha voluto utilizzare per la nuova birra (prodotta a Roma) ingredienti e materie prime campane di grande qualità come grano duro e malto d'orzo 100%. Il risultato è una birra chiara dal sapore ricco e colore dorato, prodotta a bassa fermentazione (5,2° alc) da servire a 4-5 °C. Molto originale l'etichetta giocata sulle tonalità azzurre di fondo che riporta, in scritte di vari caratteri e grandezze, i nomi di diversi quartieri e rioni famosi della città partenopea.
Presentazione ad alto livello
Alla recente cerimonia di presentazione presso Palazza San Giacomo, sede del Comune di Napoli, erano presenti autorità civili come il Sindaco Luigi de Magistris, insieme con top manager Birra Peroni come Federico Sannella (direttore relazioni esterne e affari istituzionali), Luigi Serino (direttore stabilimento di Roma), Francesco Affinito (brand manager Birra Napoli). In contemporanea è stata allestita una mostra fotografica a cura di Daniela Brignone, Curatrice dell'Archivio Storico e Museo Birra Peroni, presso l'Antisala dei Baroni al Maschio Angioino.
Una lunga (e tormentata) storia d'amore
Il primo rapporto tra Birra Peroni e la città di Napoli risale al 1919 con l'acquisizione dello stabilimento Birrerie Meridionali (1904) sito in via Nuova Capodimonte, vicino alla omonima Reggia, residenza storica dei re Borbone e Savoia, seguita nel 1934 da quella di Birra Partenope. Nel 1955 Birra Peroni inaugura un nuovo moderno e funzionale stabilimento a Miano, nella zona nord di Napoli, che rimarà in funzione fino al 1995. Per oltre quindici anni le grandi strutture produttive che si stendevano su una decina ettari rimangono abbandonate, fino alla loro riqualificazione con la costruzione del nuovo centro commerciale e residenziale "La Birreria" (ma senza alcuna produzione birraria), la cui inaugurazione è prevista per la primavera prossima.