Come ogni anno arrivano le prime birre per brindare al Natale e al Nuovo Anno. Scure, alcoliche, maltate e speziate sono ideali per accompagnare i tipici cibi di fine anno, dai salumi ai formaggi stagionati, dagli hamburger ai dolci come Panettone e Panforte. E’ la volta di Samichlaus Bier distribuita da Biscaldi.
Prodotta dall'austriaca Brauerei Schloss Eggenberger e distribuita da Biscaldi, il nome Samichlaus contraddistingue una gamma di quattro varianti realizzate, in quantità ridotta e bottiglia 33 cl, appositamente per la fine dell'anno: Classic, Schwarzes, Helles e Barrique.
Fedele all'Editto di Purezza del 1516 (solo malto d'orzo, lieviti, acqua e luppolo) la ricetta di Samichlaus Classic (Santa Claus o San Nicola) è stata messa a punto in Svizzera dalla birreria Hurlimann all'inizio degli anni Ottanta. Veniva prodotta in quantità limitata esattamente il 6 dicembre (giorno di Santa Claus) di ogni anno, per poi maturare 11 mesi ed essere imbottigliata per le successive feste di fine anno. Nonostante la richiesta costante del mercato per le sue caratteristiche (alta gradazione 14%, dolce e fruttata), nel 1998 la Hurlimann (diventata di proprietà Feldschlossen) ne interrompe la produzione motivandola per i costi troppo elevati. Grazie all'austriaca Brauerei Schloss Eggenberg (già produttrice di una birra a gradazione elevata come Urbock 23°) e alle richieste pressanti del pubblico e degli opinion leader birrofili, avendone acquisito diretti e ricetta, viene ripresa nel 1999 la produzione (a ricetta invariata) di Samichlaus che torna disponibile a Natale 2000.
Una birra "estrema"
Prodotta a bassa fermentazione, stile doppelbock, Samichlaus Classic presenta colore ambrato virante al castagna, gusto dolce, maltato e corposo senza risultare stucchevole, con note fruttate come ciliegia, fichi e prugne secche, con un finale speziato di pepe. Nonostante l'alto grado alcolico (14%), risulta facile da bere e va servita in calice baloon a 12-14 °C dove si forma una schiuma cremsoa e persistente.
Le varianti titolano anch'esse 14° alc: Helles (Inferno) si distingue per il colore più chiaro, quasi aranciato e per un bouquet più fruttato; Schwarzes si presenta di colore nero, con aromi di biscotto, prugna secca, cioccolato e caffè tostasto; Barrique acquisisce aromi e gusto vanigliato per il passaggio in barili di whisky o vino Chardonnay.
Una storia millenaria
Sicuramente sono stati i Vichinghi a produrre secoli fa, in occasione dell’inverno, una birra speciale più forte (fino a 14° alc), corposa, maltata, scura, aromatizzata e speziata, in occasione del solstizio d’inverno (il giorno più corto dell’anno, 21 dicembre), che annunciava ai pagani il ritorno della bella stagione e dei nuovi raccolti.
La tradizione non si è persa con l’avvento del Cristianesimo, anzi si è consolidata con i festeggiamenti per la nascita di Gesù Bambino, in particolare nei Paesi del Nord Europa, prendendo vari nomi in tema: Christmas Ale (Gran Bretagna), Bière de Noël (Francia), Weihnachtbier (Germania), Kerstbier (Belgio). Con la rivoluzione delle birre artigianali, la tradizione della Birra di Natale ha ripreso forza anche in Italia con la produzione delle più diverse specialità ad alta fermentazione, doppio malto, non pastorizzate e non filtrate.