Grazie all’iniziativa di Comune di Milano e dell’importatore Biscaldi, un gruppo di writer ha recuperato alla vita sociale una serie di muri abbandonati, dipingendoli con coloratissimi soggetti ispirati alla birra americana Pabst Blue Ribbon.
Con il consenso del Comune di Milano che ha messo a disposizione sette spazi di muri pubblici, i writer metropolitani hanno potuto dare sfogo alla propria creatività ispirandosi al mondo della birra americana Pabst Blue Ribbon, un prodotto storico (1844) diventato oggetto di culto per i millenials d’Oltreatlantico.
La crew (brigata) guidata da Amedeo Malfetti ha così potuto realizzare una serie di murales, facendo rivivere colorandoli spazi lasciati tristemente in abbandono. Ecco alcune indicazioni dove trovarli.
Mad Snake, fabbrica abbandonata quartiere Bicocca (zona nord)
Playbill, sottopasso ponte Greco (zona nord)
P-Rex, cavalcavia Bussa tra quartiere Isola e Porta Garibaldi (zona nord)
Firefighters, cavalcavia Cascina Gobba (zona nord)
Perspective, rilevato ferrovia Parco Memorie Industriali viale Toscana (zona sud)
The Creepy Beer - Halloween, via Plezzo rilevato ferrovia Lambrate (zona est)
Merry Christmas Drinkers, muro ferrovia Lambrate - centro sociale Leoncavallo (zona est).
La birra degli hipster
Creata nel centro industriale di Milwaukee (Wisconsin, Usa), nel nord est degli Stati Uniti, nel 1844, Pabst Blue Ribbon (PBR) è una premium lager americana di 4,6° alc. (bottiglia 35,5 cl, lattina 47,3 cl) realizzata con un mix di malto d’orzo e altri cereali che la rende morbida e corposa. Nel 1935 è uno dei primi birrifici a utilizzare anche le lattine metalliche e diventa molto popolare avendo come testimonial molti divi di Hollywood. Trasferita la sede a Los Angeles nel 2011, ancor oggi è un birrificio indipendente, di proprietà di Eugene Kashper con una produzione di 6 milioni di ettolitri (3% del mercato Usa), principalmente rivolta ai consumatori hipster dei settori arte, musica e style life. (www.pabstbrewingco.com)
In Italia birra Pabst Blue Ribbon è distribuita da www.biscaldi.com