In un agile libretto tascabile di 138 pagine, il giornalista Maurizio Maestrelli è riuscito a condensare, con la sua inconfondibile e brillante scrittura, la storia di 30 birre di tutto il mondo (italiane escluse, forse protagoniste di un prossimo libro), alcune famose (Heineken, Guinness, Pilsner Urquell) altre meno (per accendere l'interesse dei birrofili più accaniti). Nell'introduzione l'autore precisa di aver scelto solo birre dalle storie particolarmente interessanti o didattiche, la "prova che Dio ci vuole bene". Da citare l'insolita ma sincera precisazione: "Nessuna azienda qui inserita ha pagato alcunché per esserci. D'altro canto nessuna azienda qui inserita ha pagato alcunché per evitare di esserci".
Immagini latitanti
Nell'era della comunicazione a tutto campo, stupisce invece che non siano presenti foto, immagini o semplici disegni delle birre e dei luoghi citati nelle storie, neanche i relativi siti Internet. Consigliamo quindi ai nostri "venticinque lettori" di tenere a portata di mano, accanto a "Birre" di Maurizio Maestrelli (Tam Editore, 2018), il recente "Atlante delle Birre" (National Geographic, 2018) o l'intramontabile "Birra, le migliori 500" di Michael Jackson (Tecniche Nuove, 2005).
Curriculum
Maurizio Maestreelli, giornalista e scrittore, classe 1967 (Mestre, Ve), si occupa principalmente del settore bevande (vini e birre in particolare), collaborando alle più prestigiose riviste internazionali di settore (a cominciare da Bargiornale) scrivendo diversi libri in tema. Ultimo in ordine di pubblicazione "Speakeasy, i locali più segreti del mondo" (White Star, 2018) sui locali sorti sul modello di quelli illegali del Proibizionismo americano. Giornalista professionista dal 2004, è giudice internazionale di diversi premi, primo italiano a far parte del British Guild of Beer Writers. Insieme con Valentina Brambilla, ha fondato nel 2014 e dirige l'evento Milano Beer Week, sette giorni di eventi e degustazioni di birre d'autore (artigianali) con abbinamenti gastronomici per migliaia di birrofili, coinvolgendo i migliori locali birrari (oltre 30) della metropoli italiana.