Anche quest'anno sarà possibile dal 31 marzo (Pasqua) al 19 maggio (Pentecoste) proporre brindisi con una birra appositamente dedicata e per un periodo limitato: Birra di Pasqua Forst Special Edition 2024.
Una tradizione che risale al Medioevo e che vedeva monaci e fedeli praticanti osservare la pratica quaresimale del digiuno, con "esclusione dei liquidi" (Liquidum non frangit jejunum, Papa Pio V, prima metà del Cinquecento). Per questo motivo i monaci producevano una birra speciale con un maggior tenore alcolico, più nutriente e corposa.
Una tradizione che la birreria Forst di Lagundo (Bolzano) ripropone con le opportune modifiche: birra chiara tipo lager, a base di malto d'orzo e gritz (macinato) di mais, sapore fresco, aroma floreale, grado alcolico contenuto (4,9%), colore giallo oro, utilizzo di un particolare luppolo da aroma con una maggior quantità di olii aromatici. Per queste sue caratteristiche si abbina bene ai dolci e alle pietanze leggere del periodo pasquale, da degustare a una tempertatura fredda (6-8 °C)
Birra di Pasqua Forst è disponibile in bottiglia 33 cl dai grossisti Forst, nei Ristoranti-Birrerie Forst e nei locali della catena Spiller/Forst.
Un tradizione che viene da lontano
La preparazione di cotte birrarie studiate per essere consumate durante Quaresima e Settimana Santa è ancora particolarmente diffusa in Scandinavia (Easter Beer) e Danimarca (Paske Øl) e di norma sono ale ad alta fermentazione di circa 5% alc. Oltre che in Gran Bretagna e Belgio (Easter Ale), sono presenti anche in Germania (Eastenbier) ricche di lieviti, spesso affumicate (Rauchbier), di colore ambrato, non filtrate e naturalmente torbide. Contrariamente alla Birra di Natale, in Italia la tipologia Birra di Pasqua non ha mai avuto la dovuta attenzione. Ricordiamo solo la Easter Ale di Birra del Borgo di Rieti, oggi non più prodotta.