Una lunga carriera giornalistica passata principalmente nel settore birrario, tra degustazioni, viaggi, giurie e interviste a produttori piccoli e grandi, lungo le rotte di tutto il mondo. Grazie a questo ricco curriculum specializzato, oltre ad altre pubblicazioni di settore, il collega Maurizio Maestrelli (e collaboratore di Bargiornale) ha potuto compilare un piccolo libro (ma solo nel formato e rigorosamente senza immagini) che raccoglie trenta storie di birre famose (e meno) che hanno caratterizzato (e ancora caratterizzano) il ricco scenario di settore.
L'affollata presentazione del libro "Birre" (Tam) è avvenuta lunedì 14 presso il Matricola Irish Pub di Milano, storico (1929) locale birrario di Città Studi, nelle vicinanze del Politecnico di Milano e delle facoltà scientifiche dell'Università Statale. Ad animare presentazione e dibattito è stato chiamato un giornalista del sito corriere.it, Alessio Lana.
La prima domanda ha riguardato ovviamente i criteri di scelta delle trenta birre. «Scelta difficile all'inizio - ha affermato Maurizio Maestrelli - ma che man mano diventava sempre più ragionata, lasciando da parte le specialità nazionali che saranno oggetto di un'altra pubblicazione. Alla fine ho raccolto le storie di trenta birre internazionali che, per un motivo o l'altro, hanno rappresentato delle vere e proprie tappe in questo settore».
Una selezione difficile
Come ogni scelta, fanno più rumore quelle escluse (più o meno giustificatamente) come la numero 31 (Corona Extra), ma complessivamente si tratta di una raccolta di esperienze personali e degustative fatte in prima persona, quasi sempre sul luogo di produzione e a diretto contatto con i mastri birrari. Così Maestrelli ha dato spazio a dieci specialità belghe, seguite da sei tedesche e cinque americane, oltre a birre irlandesi, scozzesi, inglesi, olandesi, danesi e ceche. Quasi tutte protagoniste di settore per celebrità e qualità di prodotto, ma non mancano delle "chicche" meno note ma altrettanto interessanti. Quasi tutte importate in Italia, principalmente da Interbrau (8 su 30). Ma, ci tiene a precisare Maestrelli, "nessuno ha pagato per esserci, come nessuno ha pagato per non esserci"!
L'onda della birra
Come altri colleghi della sua generazione cresciuti alla scuola della rivista "Il Mondo della Birra", Maestrelli si è ritrovato a seguire l'onda montante delle birre che, a partire dagli anni Ottanta, non erano più viste come un semplice accompagnamento a pasto, ma come specialità immagine per le rispettive e specifiche caratteristiche organolettiche. Queste le principali tappe. Anni Ottanta: nascita di locali birrari a tema (Bop), esplosione dello showbeer RiminiBirra (musica & birra). Anni Novanta: nascita e successo delle prime microbirrerie, Slow Food e Gambero Rosso investono nel settore, le prime donne imprenditrici di settore. Nuovo Millennio: il consolidamento delle microbirrerie, il fenomeno Ipa (India Pale Ale) con i forti luppoli aromatici americani, l'iniziativa Iga (Italian Grape Ale) per creare una birra nazionale anche con i lieviti utilizzati per i vini italiani. Infine un bel dibattito finale con Giancarlo Trizzullo (John Martin's Italia), Silvano Rusmini (Il Mondo della Birra), Davide Daturi (Dibevit Import), Marco Esposito (Matricola Pub) e Andrea Bagnolini (Assobirra), innaffiato dalle pinte di Sierra Nevada Pale Ale (una delle trenta protagoniste del libro).
1) Aecht Schlenkerla Rauchbier (Bamberga, Baviera)
birra forte a bassa fermentazione (17,5% alc, 20 Ibu), bock affumicata, distribuita da Dibevit.
2) Alaskan Smoked Porter (Alaska, Usa)
birra ad alta fermentazione (6,5% alc), affumicata e amara (45 Ibu), distribuita da Eurosaga.
3) Anchor Steam (California, Usa)
birra ale ad alta fermentazione (6,5% alc), ambrata e amara (37 Ibu), distribuita da Eurosaga.
4) Arrogant Bastard Ale (California, Usa)
birra ambrata ad alta fermentazione (7,2% alc), american strong ale, distribuita da Ales & Co.
5) Augustiner Edelstoff (Baviera)
birra chiara maltata a bassa fermentazione (5,6% alc, 17 Ibu), export lager, distribuita da Interbrau.
6) Berliner Kindl (Berlino)
birra chiara pils a bassa fermentazione (4,8% alc, 25 Ibu), distribuita da Quality Beer Academy - Radeberger Gruppe Italia.
7) De Dolle Stille Nacht (Fiandre, Belgio)
birra ambrata dolce ad alta fermentazione (12% alc) tipica natalizia, belgian strong ale, distribuita da Eurosaga.
8) Dom Kölsch (Colonia, Renania)
birra chiara dorata ad alta fermentazione (4,8% alc), non distribuita in Italia.
9) Duvel (Belgio)
birra dorata ad alta fermentazione (8,5% alc), belgian golden ale, distribuita da Progetto Birra - Interbrau
10) Gose Original Leipziger Bayernischer Banhof (Sassonia)
birra dorata leggermente salata, mix con frumento 50% (4,6% alc), distribuita da Regalli Birra.
11) Guinness Irish Stout (Dublino, Irlanda)
birra scura maltata e amara (5% alc, 45 Ibu), distribuita da Diageo Italia.
12) Heineken (Olanda)
birra chiara, pale lager, moderatamente amara (5% alc, 23 Ibu), distribuita da Heineken.
13) Hoegaarden (Fiandre, Belgio)
birra di frumento, witbier (5% alc, 15 Ibu), distribuita da ABInbev.
14) Lambic Gueze Cantillon (Belgio)
birra dorata a fermentazione spontanea, mix malto d'orzo e frumento, mix di annate diverse di Lambic (5% alc, 30 Ibu), distribuita da Birraland.
15) Liefmans Goudenband (Belgio)
birra ramata, mix di birre ad alta fermentazione e a fermentazione naturale (8% alc, 9 Ibu), distribuita da Interbrau.
16) Mikkeller Beer Geek Breakfast (Danimarca)
Birra scura stout, gusto amaro e caffettoso (7,5% alc, 115 Ibu), distribuita da Ales & Co.
17) Orval (Vallonia, Belgio)
birra dorata ad alta fermentazione, trappista, pale ale (6,2% alc, 36 Ibu), distribuita da Interbrau.
18) Oude Geuze Drie Fonteinen (Belgio)
birra acidula, mix di tre annate diverse di lambic (6% alc, 12 Ibu), distribuita da Birra Ingross.
19) Pilsner Urquell (Repubblica Ceka)
birra chiara a bassa fermentazione, ben luppolata (4,4% alc, 40 Ibu), distribuita da Birra Peroni - Asahi Europe.
20) Pliny The Elder (California, Usa)
birra ambrata Double Ipa (8 % alc, 95 Ibu), non distribuita in Italia.
21) Punk Ipa Brewdog (Scozia)
birra chiara luppolata (5,6% alc, 45 Ibu), distribuita da Ales & Co.
22) Rodenbach Grand Cru (Belgio)
birra rossa acidula a fermentazione mista, 2/3 maturata in botti di rovere (6% alc, 35 Ibu), distribuita da Quality Beer Academy - Radeberger Gruppe Italia.
23) Saison Dupont (Vallonia, Belgio)
birra dorata, gusto secco e amarognolo (6,5% alc, 35 Ibu), distribuita da Interbrau.
24) Samuel Smith Oatmeal Stout (Scozia)
birra scura, note vinose, mix malto d'orzo e farina di avena (5% alc, 32 Ibu), distribuita da Asolo Bevande.
25) Schneider Weisse (Baviera)
storica (1872) birra di frumento, non filtrata, non pastorizzata (5,4% alc, 14 Ibu), distribuita da Interbrau.
26) Sierra Nevada Pale Ale (California, Usa)
birra ambrata dai riflessi dorati, ad alta fermentazione, gusto fruttato e floreale dovuto a un mix di luppoli e malti americani (5,6% alc, 38 Ibu), distribuita da Interbrau.
27) Thomas Hardy's Ale (Inghilterra)
birra rossa ambrata, barley wine invecchiata in botti di rovere (12,7% alc, 39 Ibu), distribuita da Interbrau.
28) Timothy Taylor's Landlord (Inghilterra)
classica birra ambrata pale ale, maltata e fruttata, realizzata con un malto e tre luppoli (4,3% alc, 31 Ibu), non distribuita in Italia.
29) Westmalle Tripel (Belgio)
birra trappista dorata, rifermentata in bottiglia (9,5% alc, 36 Ibu), distribuita da Dibevit.
30) Westvleteren Blond (Fiandre, Belgio)
birra trappista, dorata ad alta fermentazione (5,8% alc, 41 Ibu), non distribuita in Italia.