Dopo una fase esplorativa, l'Università della Birra di Milano, hub di formazione professionale promosso da Heineken Italia, ha presentato a fine 2019 i numeri di un brillante bilancio delle attività, agevolato dal buon momento del settore, secondo le stime di Osservatorio Birra di Fondazione Moretti.
Nella moderna sede postindustriale di Milano (mille mq in via dei Canzi 19, quartiere Lambrate), sono stati organizzati 20 corsi per 2.600 operatori di settore provenienti da tutta Italia, per un totale di 1.150 ore di lezione, in aule e aree tecniche dotate delle più avanzate tecnologie per l'apprendimento. Il 55% dei partecipanti era rappresentato da operatori horeca (oltre 600 punti di consumo) e da distributori attivi nel beverage (100 organizzazioni commerciali), il restante 45% da dipendenti del Gruppo Heineken.
Dal punto di vista delle aree didattiche, il 53% degli utenti ha partecipato a corsi di Cultura Birraria, il 29% ha seguito i moduli di Competenze Commerciali e il 18% quelli di Gestione Aziendale.
Nato e cresciuto per opera della filiale italiana della multinazionale olandese della birra, il progetto Università della Birra si è avvalso anche del trend positivo che sta vivendo in Italia il settore della birra con la creazione di un valore condiviso dell'intero settore di oltre 9 miliardi di euro (+17% negli ultimi tre anni) equivalente all'0,52% dell'intero Pil italiano, secondo il 3° Rapporto (2019) di Osservatorio Birra di Fondazione Moretti (partnership Heineken Italia e Partesa dal 2015), realizzato dalla società specializzata Althesys Strategic Consultants.
L'iniziativa Università della Birra è andata a colmare la necessità di una formazione professionale strutturata nelle sue più diverse specializzazioni, divulgando cultura e tecniche birrarie grazie anche all'impiego di simulatori computerizzati per realtà virtuale, completi di visori Window Mixed Reality Acer OJO 500.
«Il settore birrario sta offrendo molte opportunità - ha affermato Søren Hagh, ad Heineken Italia - anche dal punto lavorativo. in termini di occupazione infatti la birra consente di avere una fonte di reddito a 100mila famiglie italiane, assicurando lavoro a oltre 92mila dipendenti distribuiti lungo l'intera filiera, distribuendo salari lori per oltre 2,5 miliardi di euro. Solo negli ultimi tre anni, il settore birra ha offerto ben 4.500 posti di lavoro in più, anche con nuove figure professionali come tecnologo della birra mastro birraio 4.0 con competenze manageriali; commerce specialist in grado di creare partnership con i clienti; brand ambassador esperto nella presentazione del prodotto; beer specialist vendita e consulenza ai punti vendita; sommelier della birra anche per degustazioni guidate e gestione del magazzino».