Pubblici esercizi chiusi, ma cucine e laboratori aperti. Durante l’emergenza Coronavirus le cucine di molti locali in tutta Italia hanno potuto proseguire l’attività connettendosi alle note piattaforme tecnologiche per la consegna a domicilio di piatti, prodotti e menu. Il tutto in un quadro di buone pratiche per garantire il servizio nel rispetto delle misure precauzionali e dei requisiti igienico sanitari. È probabile che, chiusa questa parentesi emergenziale, il settore del delivery tricolore uscirà rafforzato da un test che ha messo a dura prova tutta la filiera, rendendola ancora più efficiente e rispondente ai bisogni dei consumatori. Un settore che risulta in netta espansione come risulta da una ricerca su base europea realizzata da The Npd Group e presentata all’ultimo Sigep.
“Altro…”
Parliamo di un mercato che vale 15,9 miliardi di euro (pari al 5% della spesa fuori casa dei consumatori europei) e che registra, per quanto riguarda le ordinazioni digitali, un tasso di crescita composto annuo del 10%. Se il digitale rappresenta a livello continentale il driver più utilizzato, in Italia gli ordini si fanno, nella maggioranza dei casi (64%), ancora via telefono (succede anche in Germania e in Spagna anche se con percentuali appena sopra il 50%). Tuttavia, visti i trend di crescita, è probabile che presto anche nel nostro Paese la modalità dell’ordinazione via telefonino o via Ipad diventi maggioritaria. Sempre a proposito di digitale, i ricercatori di The Npd Group rilevano come esso si sia espandendo anche al di fuori del delivery in senso stretto e, in particolare, nelle aree del “click and collect” (la possibilità di ordinare on line un prodotto e di ritirarlo in negozio) e dell’ “in-store-erminal” (la possibilità di ordinare e pagare un servizio o un prodotto attraverso una piattaforma digitale all’interno di un negozio o di un locale). Dal 2015 al 2019, le ordinazioni digitali in questi tre ambiti (delivery, "click and collect", "in-store terminal") sono cresciute a un ritmo del 38% annuo, passando da 5,9 a 15,9 miliardi di euro. A crescere di più, per numero di visite nel periodo 2018-2019, l’in store terminal con un balzo del 21%. C.B.