Cosa pensano i cosiddetti millenials? E, cioè, coloro che sono nati negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso scorso. Non è una domanda retorica. Chi sta dietro a un banco deve imparare a conoscere i propri clienti: non solo i loro i gusti, ma anche i loro profili psicologici. Anche perché parliamo di una popolazione di circa 13 milioni di persone, grandi utilizzatori di Internet e dei social (76% del totale), che sta segnando di passaggio alla società digitale. A questo proposito a farne un identikit ci ha pensato Grey Goose, premium vodka di Bacardi - Martini, insieme all'istituto di ricerca milanese Trade Lab che ha effettuato un sondaggio su più di 800 italiani dai 20 ai 35 anni. L'obiettivo era sondare il loro approccio al "live victoriusly", ovvero a vivere in maniera vittoriosa ogni piccola e grande conquista della vita, celebrando i piccoli successi quotidiani. Ebbene, se per 1 millennial su 2 (54%) la carriera è l’obiettivo numero 1, solo il 25% si sente pienamente realizzato. Soddisfatti invece in amore (39%), anche se in questo campo è soprattutto la donna a volere, come obiettivo a lungo termine, mettere su famiglia (68%). Per entrambi però quello a cui non rinunciano è dedicare tempo a se stessi (54%) per la propria cura o per rilassarsi con famiglia e amici. E se si chiede se si sentono "leone" o "gazzella", 6 su 10 ammettono di non sentirsi pienamente appagati e di avere difficoltà a vivere in maniera vittoriosa la propria vita. Per quasi 3 su 10 l’esempio da seguire rimangono i propri genitori, anche se nel mondo dello sport e del sociale non mancano i modelli di coloro che ce l’hanno fatta a vincere contro le avversità: tra tutti spiccano Bebe Vio (24%), Alex Zanardi (19%) e Nelson Mandela (13%).
“Altro…”
Una generazione di "lottatori"
I millennials, concludono i ricercatori di Trade Lab, appaiono comunque come una generazione capace di vivere in maniera equilibrata: se è vero che solo 4 su 10 si considerano “vincenti” a pieno titolo, 8 su 10 non smettono di credere in loro stessi e nelle loro possibilità, tanto da compiacersi quando raggiungono un piccolo grande successo quotidiano: che si tratti di un esame universitario brillantemente superato (14%), o di un complimento del proprio capo (42%), oppure superare una propria paura o un limite (45%). Sono queste le vittorie che vengono celebrate con amici (48%) o in compagnia della propria metà (46%). In che modo? Con un aperitivo (35%), rito sociale tipico di questa generazione, oppure con un regalo per sé (46%). Tutto serve come stimolo a fare sempre meglio (37%) e come iniezione di autostima (27%). "Live victoriously" è anche il nuovo concept di marca di Grey Goose alla cui base c'è l'dea di dare una risposta ai consumatori che ricercano marchi di lusso autentici con i quali relazionarsi. Tenendo presente che la realizzazione personale, infatti, non si ottiene semplicemente impressionando gli altri, ma celebrando i momenti che contano, grandi e piccoli che siano. Sempre sotto il segno di "live victoriously" è nata una drink list con 8 cocktail d'autore (4 firmati da Alex Frezza e 4 da Mario Farulla) che da luglio fino al 20 gennaio 2020 saranno presenti in cocktail bar selezionati di Lombardia, Lazio, Romagna, Versilia e Veneto nel corso di serate dedicate alla premium vodka. Last but not least e sempre sotto il cappello di "live victoriously", Grey Goose ha avviato una serie di podcast dedicati ai protagonisti della mixology italiana. Un format innovativo partito dall’Octavius Bar at The Stage di Milano, prima tappa del tour di Grey Goose, con il podcast di Rachele Giglioni, brand ambassador della premium vodka del gruppo Bacardi Martini, al “padrone di casa” dell'Octavius Bar, Francesco Cione. C.B.