Il 21,22 e 23 novembre sono stati tre giorni particolarmente intensi all’Istituto Alberghiero Pellegrino Artusi di Riolo Terme (Ra), che ha ospitato la seconda edizione del Campionato nazionale di pasticceria Istituti Alberghieri d’Italia. Una manifestazione nata su iniziativa dell’istituto ravennate, uno dei più accreditati e ben organizzati della zona. Sono stati ben 30 gli istituti alberghieri da tutta Italia che si sono candidati alla competizione, ciascuno con un team di due studenti che dovevano preparare sul posto e presentare alla giuria due elaborati incentrati sul tema del caffè: una pièce artistica e una torta moderna. A giudicare i lavori dei ragazzi, la giuria composta da professionisti e rappresentanti della Federazione Internazionale Pasticceria Gelateria Cioccolateria FIPGC, sotto la guida di Matteo Cutolo. «Lo svolgimento del Campionato nella nostra sede – spiega il professor Marco Feruzzi, fra gli organizzatori della gara, fortemente sostenuta dal dirigente scolastico Iole Matassoni e da tutto lo staff della scuola – è dovuto al fatto il nostro istituto ha vinto la prima edizione della sfida lo scorso anno, e quindi toccava a noi ospitare l’evento. Una vittoria a sorpresa, la nostra, visto che nel programma didattico non avevamo nemmeno corsi specifici sulla pasticceria, che verranno istituiti dal prossimo anno».
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Tant’è, i campioni di Riolo hanno ceduto lo scettro della vittoria all’IIS Adriano Tilgher di Ercolano (Na), che con Cristian Beducci e Simona Liberini si sono aggiudicati il primo premio. Subito a ruota l’IIS Giolitti Bellisario Paire di Mondovì (Cn) rappresentati da Rachele Passone e Sophie Bruno, mentre al terzo posto si sono piazzati Ermes Cavallon e Sara Bressan per l’IIs Jacopo da Montagnana (Pd). A Matteo Cutolo, presidente della giuria, abbiamo chiesto un commento a caldo sugli elaborati in gara: «Sono tutti ragazzi giovanissimi, c’era anche una concorrente di solo 15 anni, ma li abbiamo trovati preparati e capaci di lavorare con precisione e pulizia, parametri importanti in ogni gara che si rispetti. Rapportati alla loro età ed esperienza, abbiamo visto dei validi elaborati nelle pièce, dove i concorrenti hanno utilizzato tecniche anche abbastanza complesse: ad esempio i ragazzi di Montagnana che hanno utilizzato la tecnica di colare il cioccolato nel ghiaccio per ottenere un effetto particolare per la base della loro pièce. C’è poi chi è stato capace di ottenere colorazioni molto lucide e di effetto oppure usare la tecnica della chablonatura per dare un effetto vellutato alla torta…Quindi nel complesso sono stati in gamba, hanno dimostrato un buon livello tecnico, soprattutto sul cioccolato e nella capacità di dare un giusto equilibrio alle loro torte al caffè». Buone premesse per veder crescere una nuova leva di pasticceri. M.B.