Joshua Tongiani, capo partita ai primi piatti del ristorante Sadler di Milano, è il vincitore del Premio Gallo 2019. Tongiani, classe 1996, ha convinto la giuria con la sua ricetta a base di Riso Gallo Carnaroli Gran Riserva, crema di pomodorini gialli, basilico, polvere di pane all'acciuga e bottarga. Una ricetta semplice che grazie a ingredienti ben bilanciati e al tempo stesso sapidi e gustosi gli ha fatto ottenere il massimo dei voti dai giurati Riccardo Preve di Riso Gallo, Fabio Pisani, chef del ristorante Aimo e Nadia di Milano, Ernst Knam, titolare della Pasticceria Knam di Milano, Maddalena Fossati, direttrice della rivista La Cucina Italiana, e Rossella De Stefano, direttrice di Ristoranti e di Bargiornale.
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Dietro Tongiani si sono classificati due studenti all’ultimo anno di due scuole alberghiere. Gioele Vacchina e Alessia Figini. Vacchina, secondo classificato è studente dell'Istituto superiore Giovanni Giolitti di Torino, e ha reinterpetato in chiave moderna il classico arancino alla siciliana. Alessia Figini, unica donna in gara, è studente al Ipseoa Carlo Porta di Milano e ha presentato "Limoncino" una ricetta dolce a base di riso Gallo Venere, accompagnato da lemon curd, mousse alle mandorle ed emulsione al basilico.
Non solo risotti
L’iniziativa, dedicata ai talenti emergenti della ristorazione dai 18 ai 28 anni, conferma l’attenzione di Riso Gallo verso i giovani, sostenendoli ed incentivandoli a eccellere. L’azienda premia così la creatività nella preparazione dei piatti e diffonde l’eccellenza della cucina italiana nel mondo. «Siamo molto soddisfatti di questa edizione del nostro concorso - ha chiosato Riccardo Preve di Riso Gallo -. Il tema di quest'anno "Non solo risotti", che gli chef in gara hanno ben interpretato, ci ha dato modo di far comprendere come il riso non sia una materia prima da usare solo nei classici risotti, ma anche ingrediente originale e versatile per piatti diversi, da proporre anche nell'alta ristorazione». R.B.