Elisir e amari per celebrare Torino, capitale del liquore

Doragrossa lancia sul mercato quattro specialità liquoristiche che si rifanno alla tradizione torinese: materie prime naturali e processi produttivi artigianali

Distribuite da OnestiGroup, sbarcano sul mercato quattro nuove specialità firmate Doragrossa, brand di "liquoristi e distillatori" che  omaggia Torino, capitale del liquore. Un progetto nato in seno al gruppo di lavoro Del Professore, capitanato da Leonardo Leuci, con l’ulteriore apporto di Fulvio Piccinino, due nomi arcinoti nel mondo della bar industry nazionale ed internazionale. «Forti dell’esperienza Del Professore focalizzata principalmente su vermouth e gin - racconta Leonardo Leuci - sentivamo la necessità di proporre al pubblico, sempre più evoluto ed esigente, dei prodotti autentici, che fossero realmente espressione di ricette storiche e di tradizionali, anche nel mondo dei liquori, in particolare degli amari. Ci siamo concentrati su Torino e sul Piemonte, territorio estremamente ricco di tradizione, di grandi marchi e, non per nulla, di molte materie prime di eccellenza. Doragrossa è ancora una piccola realtà ma mira a trovare uno spazio ben preciso in un mondo largamente dominato da produzioni industriali». Le 4 le specialità sono: l’Amaro di Torino, il Rosolio di Torino, l’Elixir Rabarbaro Menta e la Menta di Pancalieri. Tutte frutto di ingredienti naturali e processi produttivi rigorosamente artigianali.

  • “Altro…”

    L’Amaro di Torino (23% vol.), ad esempio, è il risultato di una ricetta che esalta il carattere forte di rabarbaro e genziana insieme alle note balsamiche del ginepro e di molte altre spezie. Caratteristiche che ne fanno un digestivo perfetto. Il Rosolio di Torino è un altro prodotto della tradizione (30% vol.) frutto, anche in questo caso, di una ricetta storica a base di cannella, chiodi di garofano, anice stellato e scorze di limone. Un liquore che grazie al suo sottofondo zuccherino si candida ad entrare di diritto nelle carte dei digestivi. Un’altra ricetta è quella degli “elisir” che origina dall’uso di preparare composti in cui le piante amare si accostano a toni più freschi e rinfrescanti: è proprio il caso dell’Elixir Rabarbaro e Menta di Doragrossa (20% vol.). Sulla stessa lunghezza d’onda, la quarta e ultima specialità, la Menta di Pancalieri (24% vol.): un liquore da sempre molto amato nel torinese che oggi  “riprende vita” in una dimensione rispettosa delle tradizioni e di una qualità organolettica senza compromessi. «Il progetto Doragrossa è qualcosa di unico nel panorama liquoristico italiano - chiosa Fulvio Piccinino -. Si tratta di un recupero a 360° della tradizione liquoristica torinese, il cui prestigio viene confermato anche da testi stranieri del Settecento. Una tradizione che ha poi visto trionfare il vermouth, ma a cui bisognava rendere omaggio. La nostra ricerca ha avuto come focus le ricette, ricercate su testi che vanno dal 1712 al 1899, dove il Rosolio di Torino, riprodotto con formula originale, rappresenta una vera e propria operazione di archeologia per l'industria della liquoristica torinese ed italiana. Senza sminuire, ovviamente, le altre specialità come l'Amaro di Torino e il Rabarbaro e Menta, liquori della tradizione riletti in chiave moderna, e la Menta di Pancalieri, un vero fiore all'occhiello del territorio torinese ma che fino a oggi non ha avuto il successo che merita». C.B.

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Le specialità liquoristiche firmate Doragrossa

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Il formato delle bottiglie della linea

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Le erbe principali dell’Amaro di Torino

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