Anni '60, anni rivoluzionari del boom economico e delle rivolte giovanili, nascono il raggio laser e i fumetti, si diffondono le minigonne e il bikini e Martin Luter King con i suoi discorsi cambierà la storia. Questo clima di rivoluzione e novità non risparmia neanche il mondo degli spirits; è il 1962 quando, dall'esperienza liquoristica della Distilleria Jean Buton, nasce Rosso Antico, un aperitivo originale a base di vino dal sapore deciso e dall’iconica bottiglia, il cui successo negli anni a seguire gli varrà l'appellativo di "Principe degli aperitivi". Oggi nel 2018 quello stesso prodotto, grazie a Gruppo Montenegro, torna sul mercato con una riattualizzazione della formula originaria e un restyling volto a recuperarne l'immagine storica che lo rese tanto riconoscibile negli anni '60 e '70. Adatto ad essere bevuto in coppa come allora o miscelato nei più iconici cocktail con il vermouth: Negroni e Americano su tutti per citarne solo un paio.
Le erbe aromatiche
I gradi alcolici
Il formato
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Rosso Antico è un vermouth dalla formula complessa, a costituirlo la attenta unione di vini bianchi selezionati e la sapiente scelta di ben 33 erbe aromatiche. Tra queste tre diverse specie di Artemisia: l’Assenzio maggiore, l’Assenzio pontico e l’Assenzio gentile, che unite conferiscono a Rosso Antico la sua peculiare personalità e amaricità, ma anche il legno di sandalo, il pimento, la violetta e la noce moscata, tutti protagonisti del sapore raffinato del Principe degli aperitivi. Ma la vera regina del bouquet di Rosso Antico è però l’Ireos Florentina, nota come la più pregiata varietà di iris esistente, è quest'ultima a donare al vermouth la sua tipica e indistinguibile nota floreale. l’iris, in ossequio alla ricetta tradizionale, viene lavorata singolarmente attraverso un processo artigianale così da conservarne ed esaltarne i principi aromatici.
Restyling che riporta alle origini
Anche le nuova bottiglia di Rosso Antico, sottoposta a restyling da RobilantAssociati, vuole richiamare alle origine di questo vermouth, il packaging riprende la forma originale e riporta infatti in evidenza dettagli storici del prodotto come la scritta in rilievo "Premiata Distilleria", l'anno di fondazione (1820) e la firma di Jean Buton anch'essi in rilievo. L’etichetta riporta invece le erbe aromatiche del prodotto, al centro di tutto lo stemma della distilleria. M.M.