Le caratteristiche aromatiche di bitter e amari stanno tornando all'attenzione dei bartender per sviluppare il menu dei cocktail. Protagonista nel settore della distribuzione bevande, Onesti Group ha organizzato a Milano la masterclass Bitter Day presentando tre specialità come Underberg, Bob's Bitters e Bitter Violento. Organizzata presso Spazio Versatile, location per eventi del distributore milanese Vargros, la loro presentazione è stata affidata a tre esperti di settore come il mixologist Matteo "Zed" Zamberlan per l'amaro tedesco Underberg, il produttore inglese Robert "Bob" Petrie per Bob's Bitters e il bartender Pietro de Feudis per il pugliese Bitter Violento.
Le etichette di amari italiani
il numero medio di erbe, radici e spezie
Il grado alcolico medio
“Altro…”
Underberg, l'amaro tascabile
Da qualche anno il mixologist Matteo "Zed" Zamberlan sta approfondendo la conoscenza del mondo degli amari, a cominciare da quelli italiani (oltre 970) tanto che, dopo aver inaugurato a Roma il primo Amaro Bar d'Europa con oltre 500 etichette, a settembre presenterà un apposito libro in tema. Dopo un approfondimento sulle origini della distillazione (invenzione araba) e sullo sviluppo dei liquori amari (creati dai monaci benedettini), Zed si è soffermato su storia e caratteristiche dell'amaro tedesco nato nel 1846 ad opera di Hubert Underberg, la cui ricetta segreta è rimasta la stessa, con il motto “Semper Idem”. Amaro Underberg è rimasto sempre in produzione con un'unica interruzione nel periodo delle due guerre mondiali per difficoltà di approvvigionamento delle 43 botaniche che lo caratterizzano. Come molti altri amari nato per uso balsamico digestivo, presenta un gusto deciso, in cui prevalgono gli aromi di liquerizia e anice stellato, di buona gradazione alcolica (44%). Dal 1949, Amaro Underberg è confezionato solo in piccole bottiglie tascabili di vetro da 2 cl ricoperte di carta paglia. Più di recente è stato disegnato l’apposito calice in vetro di Murano, Underberg Glass, con uno stelo alto 24 cm.
Con la collaborazione della giovane barmaid Michela Stupazzini (The Court Cocktail Bar di Roma), Zed ha dimostrato la versatilità mixability di Amaro Underberg , presentato due cocktail:
Bobby Fisher (1 cl Underberg, 1 cl Agave Light, 3 cl mezcal Bruxo n.1, 3 cl Camus Cognac Vsop, tecnica stir & strain in bicchiere old fashioned con ghiaccio);
Tiki Beer (1 cl Fines Call Sugar Syrup, 1 cl succo lime, 3 cl Finest Call Passsion Fruit, 3 cl succo di ananas, 1,5 cl Underberg, 1,5 cl Dom Bénédictine, 3 cl Damoiseau Rhum Vsop, 10 cl belgian gold beer, tecnica shake & strain, in tiki mug in ceramica con ghiaccio pilé).
Oltre a versioni più estive mescolando 2 cl di Underberg a scelta con acqua tonica o ginger beer e succo di lime.Bob’s Bitters, ventaglio di monogusti
Presentato da Jacques Zwarties, spirit manager Onesti Group, il produttore inglese Robert “Bob” Petrie ha ricordato le origini dei Bob’s Bitters, nati dall’incontro tra la sua esperienza di maestro pasticcere con il bartender Giuliano Morandini del prestigioso The Dorchester Hotel di Londra. L’idea di lavoro era la creazione di una gamma di aromatizzanti bitters monogusto (oggi una dozzina) agli agrumi e alle spezie, per “rinfrescare” cocktail come Gin & Tonic. I Bob’s Bitters si caratterizzano per una aromaticità decisa, frutto di lunghe macerazioni a freddo (37,7° alc). Sono disponibili in boccette da 10 cl con pompetta di gomma per la dosatura a gocce.
Bitter Violento, di nome e di fatto
Mettendo a posto una nuova drink list per il proprio locale Contrabar di Bisceglie, nel 2005 i bartender Gianni Dell’Olio e Francesco Di Gioia non riuscivano a trovare un bitter agrumato convincente. Presero così a provare a crearne uno loro, utilizzando gli agrumi di Puglia. Nasce così Bitter Violento, caratterizzato da un gusto particolarmente forte, caratterizzato da un mix di agrumi come pompelmo, limone femminiello del Gargano, bergamotto e arance, unitamente a un estratto di genziana (39° alc). Disponibile in bottiglia di ceramica da 10 cl, in due versioni diverse con etichette che riportano due ragazze disegnate a fumetto dal piglio aggressivo. A dimostrazione della particolarità di Bitter Violento, il bartender Pietro De Feudis ha così provveduto a preparare il cocktail Febbre da Cavallo (2,5 cl Bitter Violento, 3 cl Rose’s Cordiale, 2,5 cl succo limone, 2 cl Islay Mist Whisky, tecnica shake & strain, in doppia coppa martini con nuvola d’albume)