Come natura insegna, ogni ambiente si rigenera, dando vita a nuove forme e strutture. Di tanto in tanto, accade anche nel mondo dei bar. È il caso di SoBar, una vita passata tra le scalinate della Pozzuoli (Na) zona porto, che oggi si presenta in una veste rinnovata grazie all'iniziativa dei suoi nuovi inquilini: Maurizio La Spina (ex finalista internazionale Bacardi Legacy 2017), Fabrizio Tassia (già all'Happening), Michele Franciosi, Mario Orfeo e Gioele D'Angelo. Un cambiamento nel segno di un tema caro a La Spina: l'esotico e il tropicale.
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Ispirato dalle avventure e dall'immaginario tiki di Don The Beachcomber e Trader Vic, e da mille studi ed approfondimenti, il nuovo So Bar stuzzica l'immaginazione e la fantasia, declinando il tema in tre aree, tutte differenti tra loro. Per prima, troviamo la flora della Coconut Room, nelle sue tonalità verdi e vegetali, è la zona del locale adatta a incontri privati e riservati. Una sorta di giungla da salotto, interpretata con poltroncine raccolte e tavolini color bambù in un ambiente ovattato. In fondo, scopriamo la Parrot Room, caratterizzata da forti tinte rosso-porpora. Ricca di dettagli, si presenta addobbata di palloncini a forma di fenicottero. Ispirato al mondo animale, è il luogo della festa e dei dj set, che susseguiranno dall'imminente primavera, proseguendo per tutta l'estate. Per l'occasione, sarà aggiunta una sfera specchiata da discoteca in stile anni Settanta. A separarle, quasi a fare da compromesso tra le diverse aree, troviamo i due banconi che formano il Jungle Bar. La struttura generale è quella della vecchia gestione, rinnovata con inserti in tema tiki. Dalle immancabili abat-jour ai vecchi ricettari incorniciati di Donn Beach. Oggetti appartenenti alla collezione privata di La Spina, che campeggiano assieme ai libri antichi, alle tante tiki mug, alcune rarissime.
Due banconi in campo
Curiosa è la coesistenza di due banconi: uno fronte bottigliere, l'altro alle spalle. Una configurazione singolare, molto poco consueta nei cocktail bar europei, molto più familiare Oltreoceano. Una soluzione che si dimostra adeguata al fine di accogliere in casa la numerosa clientela americana della zona, di stanza nella vicina base Nato. Una filosofia volta alla funzionalità, applicata anche ai lavori di rinnovo: gran parte dei suppellettili, del materiale di scarto è stato ripensato ed adattato a una nuova funzione: dal vetro del vecchio bancone, diventato base per i tavolini della Coconut Room, alle tavolette, riutilizzate per realizzare i menu. L'offerta beverage di SoBar declina il tema tropical e tiki in tutte le sue sfumature ed espressioni, dal più classico dei Daiquiri al Mai Tai, fino al gusto secco e dolce di un El Presidente, non tralasciando must del genere come Zombie e Suffering Bastard. Il tutto in un range di prezzo compreso tra i 7 e i 15 euro. Grazie a un'offerta ricca di tante referenze di rum e mezcal, in gran parte rare e inconsuete, SoBar arricchisce la sua carta anche di tanti coladas, proposti spesso come aperitivo di benvenuto: un altro tema di genere declinato nel servizio. La proposta food, di stampo statunitense e dall'anima urban, punta sull'essenzialità: sandwich e cheesecake. G.C.