Loro sono quelli di Porto Fluviale, di Stazione Mole, di Ercoli, della Pariolina e così via. Già sette i locali all’attivo, per Gino Cuminale e Dany Di Giuseppe a cui si aggiunge Celestina alla Camilluccia, un locale polifunzionale per famiglie da 120 coperti, in un quartiere residenziale, zona Trionfale, poco battuto dalla movida capitolina. Celestina è un’antica leggenda della ristorazione dei Parioli, che racconta di epoche in cui qui c’era una campagna in via di trasformazione. “Era il 1926 e questa cuoca della piccola osteria che portava il suo nome, assicurava appetitosi piatti romani a prezzi popolari”. Celestina è quindi l’ispirazione, per il nome e per la proposta, che rimane popolare: pizza, cucina orientata al comfort food, italianità anche nella proposta beverage, con Birra del Borgo in esclusiva e una selezione di poche etichette, ma di qualità, nel menu vino.
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Il pranzo della domenica
A curare il progetto architettonico, lo studio Doppio Tratto di Roma, che ha fatto un restyling del ristorante che precedeva Celestina negli stessi spazi, salvandone alcuni elementi come il pavimento in marmo lapislazzulo. Grande attenzione al giardino esterno immerso in una macchia mediterranea, con un bow window da terra che regala agli ospiti la sensazione di attraversare una serra per entrare nel locale. Protagonista il grande Forno Scugnizzo napoletano con cupola in rame: elettrico di ultima generazione, con una struttura a bocca aperta, camera di cottura in mattoni refrattari e suolo in Biscotto di Sorrento. È sul forno, infatti, che si punta molto, sia per la pizza, realizzata in tre diversi impasti (napoletano, romano e pizza pane), sia per proposte che sono a metà strada fra pizzeria e cucina, ovvero focacce, panuozzi e fruste alla Sorrentina. Senza contare le cosiddette Pizze Popolari, ovvero tonde che fanno da base a condimenti presi dalla tradizione come la Vaccinara o la Norma. Dalla cucina, i classici della nonna, come polpette, cotolette e la Parmigiane, che nel fine settimana si arricchiscono di una proposta ancor più da pranzo della domenica. A.T.