«Il progetto di Schweppes Selection è nato con la mia investitura ad ambassador dell'azienda e ho avuto il compito di cominciare a portare in giro questa nuova linea», racconta Yuri Gelmini.
Così dalla sua tana-giardino ispirata al mondo del surf, il poetico Surfer's Garden a Milano, è partito per raccontare un prodotto che, spiega, «ha bolle più grandi e persistenti rispetto alla linea classica e gusti che sono stati pensati per essere utilizzati come mixer perfetto nei cocktail». Che siano classici ma anche, grazie a sapori più intensi per la doppia macerazione, low alcol e no alcol.
Una proposta diversa che permette di andare incontro a una fetta di clientela, come la Gen Z, spaventata da un certo tenore alcolico.
«L'estate scorsa al Surfer's Garden, per esempio, abbiamo fatto una carta solo di low alcol», spiega. Perfetta a questo scopo è Schweppes Selection Lemon & Quinine, in cui la nota amara del chinino, che è il segno distintivo di Schweppes e che ha fatto nascere l'acqua tonica, incontra l'agrumato.
Rispetto alla lemon classica, spiega Gelmini, permette di dare maggiore profondità ai drink e spostarne il consumo alla fascia dell'aperitivo, grazie alla nota amara che invoglia la bevuta.
Non solo. «La bolla, più persistente, permette al drink di essere gustato più a lungo, evitando la sensazione di bolla esausta, e fa arrivare al naso gli aromi. Inoltre permette di creare cocktail più leggeri a livello di texture, per esempio nel caso dell'americano che è fatto con due prodotti con un peso specifico importante, come bitter e vermouth».
Il segreto delle bolle di Schweppes sta anche nella sua bottiglia storica, ripresa da Schweppes Selection.
«Si differenziava dalle altre anche perché non veniva lasciata in piedi ma messa sdraiata, in modo che il tappo di sughero, a contatto con la tonica, si gonfiasse tappando la bottiglia e impedendo al gas di uscire. Bottiglietta e bolle sono nate assieme: Schweppes ha dettato il gusto dell'Indian tonic e ha dato la possibilità di trasportare la bevanda senza che perdesse la sua effervescenza».
Schweppes Selection Lemon«La lemon è sempre stata usata per cocktail super classici come gin lemon o vodka lemon, che si bevono in tarda serata. Con Schweppes Selection Lemon & Quinine, grazie alla nota di amaro del chinino, si può sviluppare qualcosa anche per l'aperitivo, perché l'eleganza bitter del chinino dà la possibilità di anticipare l'orario di servizio. Come no alcol la sto usando molto con vermuoth analcolici di Martini, mentre come low alcol funziona con il vermouth francese rosé, che è alcolico ma ha pochi gradi, o con gli amari alle erbe. Infine mi piace un sacco con il tequila: con questa reference, magari aggiungendo una nota piccante, si ottiene un ottimo twist sul paloma. In generale un gusto agrumato e amaro come questo si può sposare con tutto, a seconda dei gusti dei clienti».
5 cl aperitivo a base di vino rosé francese
1 cl sciroppo di basilico
Schweppes Selection Lemon & Quinine
Sale di Camargue
Basilico
Build in un calice con crusta di sale. Colmare con la lemon e decorare con foglie di basilico
«Nel menu estivo avevo un drink con la lemon classica di Schweppes, a base di Lilet Rosé e sciroppo di basilico, con sale di Camargue sul bordo del bicchiere.
Quando è uscita la Schweppes Selection Lemon & Quinine l'ho sostituita ed è stata molto apprezzata. Il cocktail era spiccatamente poco alcolico e molto aromatico, con basilico, sale e limone che davano dava quella sensazione di sali aromatizzati della Francia, della Provenza.
La parte di chinino in più dà la possibilità al drink di essere più profondo, perché la nota di amaro (che non è prepotente, ma suggerito, velato, accennato) nella parte finale del palato invita a fare un sorso successivo. Perfetto per chi beve basil smash ma vuole un tenore alcolico minore».
